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A Roma al via gli Stati Generali dell’Innovazione: “Metti in agenda il futuro del Paese”

L’associazione Stati Generali dell’Innovazione ha indetto una due giorni per discutere del futuro tecnologico del nostro paese e delle prospettive per aziende e investitori. L’evento è in programma per il 25 e 26 novembre presso l’Università di Roma Tre e vedrà la partecipazione di personalità illustri della politica, dell’informazione e del settore produttivo made in Italy.
A cura di Angelo Marra
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La “questione digitale” sembra ormai essere diventato uno degli argomenti più caldi del momento. Sarà forse per il drastico cambio di rotta della classe politica al governo (perlomeno auspicato), sarà l'urgenza di riforme strutturali non più procrastinabili, fatto sta che il mondo lavorativo italiano è in fermento e chiede a gran voce che il nostro paese si allinei agli standard europei.

In merito a questo argomento sono nate diverse iniziative volte a disegnare il profilo tecnologico dell'Italia di domani, tra le quali “Metti in agenda il futuro del Paese”, un evento di due giorni organizzato dall'associazione Stati Generali dell'Innovazione (qui il link per maggiori info.).

Al centro del dibattito, che vedrà la presenza di personalità di spicco del campo giornalistico, politico e aziendale, la situazione degli stakeholder dell'innovazione, le risposte future che la classe politica intende dare al mondo aziendale, e soprattutto la fantomatica Agenda Digitale di cui il nostro paese dovrebbe munirsi al più presto.

L'iniziativa sarà suddivisa in due giornate; la prima vedrà una serie di dibattiti (“L’agenda digitale europea e il piano digitale italiano”, “La situazione italiana e il punto di vista degli stakeholder dell’innovazione”, “Risposte e impegni della politica italiana”) e alcuni Open Talk sugli argomenti più sentiti.

"Creatività e conoscenza condivisa”, dove si discuterà dello “sviluppo della cultura dell’innovazione, attraverso il rilancio del ruolo della Scuola, dell’Università, della formazione continua e della Ricerca, lo sviluppo di un approccio creativo alle tecnologie, la promozione di iniziative ludico-partecipative di cittadinanza interattiva, la sistematizzazione di pratiche di condivisione della conoscenza, la promozione dello sviluppo delle iniziative innovative”. Seguirà “Inclusione digitale”, intesa come “costruire le condizioni per l’uguaglianza delle opportunità nell’utilizzo della rete e per lo sviluppo di una cultura dell’innovazione e della creatività, contrastando in primo luogo il nuovo analfabetismo e la discriminazione sociale e culturale.”

Si passerà poi a “Innovazione per lo sviluppo”, dove al centro del dibattito ci sarà il “misurare il valore delle politiche dell’innovazione dal beneficio che ne hanno i cittadini e il sistema economico, le imprese e i loro lavoratori, grazie alla realizzazione di prodotti e servizi che, sfruttando le nuove tecnologie, migliorano la qualità delle nostre vite e consentono alle imprese di competere nel mercato nazionale e internazionale”. L'ultimo Open Talk sarà invece sull'”Open Government”, ovvero “realizzare le condizioni per lo sviluppo della rete in un contesto di sistema organico, agendo da un lato con una regolamentazione che garantisca i diritti della persona, in termini di fruibilità dei contenuti e di riservatezza delle informazioni, da un altro lato guidando la trasformazione dell’amministrazione della cosa pubblica verso la pratica dell’Open Government come strumento per lo sviluppo del Sistema Nazionale dell’Innovazione.

La seconda giornata vedrà invece la presentazione ufficiale della Consulta Permanente degli Stati Generali dell'Innovazione, costituita da tutti gli stakeholder dell'innovazione e che terrà il giorno stesso la sua prima riunione pubblica.

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