Agenda Digitale, pochi contenuti e i tempi più lunghi
Grandi novità anche se al di sotto delle aspettative quelle rese note dal Governo Monti riguardo all'impegno per l'attuazione del piano di Agenda Digitale del nostro paese. Chi sperava in un approccio più pragmatico e meno politico rischia però di rimanere a bocca asciutta, soprattutto relativamente all'istituzione di una “cabina di regia” che Riccardo Luna su Twitter ha così sagacemente commentato:
Per il resto le indiscrezioni trapelate in questi giorni sono state tutte confermate anche se si tratta sempre di “nobili intenti”. A partire dalla digitalizzazione della PA per rendere più rapidi ed efficienti i servizi per i cittadini, iscrizioni universitarie possibili solo online, formazione dei cittadini nei confronti della cultura digitale e sviluppo della banda ultralarga, quest'ultima già ampiamente dibattuta nella stesura del Progetto Strategico reso noto qualche settimana fa.
Assistendo alla conferenza stampa seguita al Consiglio dei Ministri per l'attuazione del Decreto Sviluppo però è palese come l'attenzione di tutti sia focalizzata su altri temi e che l'Agenda Digitale sia stata vista come un fugace passaggio di poca importanza.
Durante l'intera conferenza infatti, non un solo commento è stato espresso dal CDM né alcun giornalista ha sfiorato vagamente l'argomento con le domande ai membri del Governo, con il Ministro Passera, uno dei personaggi chiave del settore, neanche presente alla conferenza.
Insomma chi sperava che la giornata di oggi rappresentasse una pietra miliare nell'evoluzione digitale del nostro paese è rimasto di certo deluso; anche il governo dei professori, almeno per il momento, sembra quindi incapace di gestire un processo così importante e vitale per l'Italia, coerente con la miopia che ha caratterizzato i precedenti esecutivi e in barba ai proclami evolutivi decantati in questi mesi.