Nel corso della conferenza stampa d'apertura del Google I/O 2014 di San Francisco, Sundar Pichai (Senior Vice President di Google) ha tolto i veli a un nuovo progetto con il quale il colosso di Mountain View spera di ridurre sensibilmente il digital divide nei paesi in via di sviluppo.
Si chiama Android One, è una nuova linea di dispositivi sviluppati e prodotti da Big G in collaborazione con alcune delle aziende più importanti nel mercato della telefonia mobile, e sarà composta da smartphone molto economici, animati dall'ultima versione del sistema operativo di Google e da una serie di applicazioni che saranno automaticamente aggiornate direttamente dall'azienda capitanata da Page e Brinn.
Il concetto alla base dell'iniziativa presentata al Google I/O 2014 è quello che da tempo sta spingendo i big della tecnologia a studiare e testare metodi alternativi e relativamente economici per portare connettere i restanti due terzi del pianeta, i cui abitanti sono tutt'ora senza la possibilità di accedere al web.
E così, assieme ai palloni aerostatici e i droni di Titan Aerospace, il colosso di Mountain View punta a distribuire una serie di smartphone di fascia bassa, nei quali saranno preinstallate le versioni stock del suo sistema operativo per dispositivi mobili, assieme ad una serie di servizi e applicazioni tutte Made by Google, con le quali l'azienda si assicurerà un'importante fetta di un mercato emergente e pieno di potenzialità.
Lo scopo di Google, Facebook e gli altri big del tech è proprio questo: connettere il mondo, stimolare la digitalizzazione dei Paesi emergenti e quindi – indirettamente – aumentare il numero degli utenti che, in un modo o nell’altro, si connetteranno ad una delle loro piattaforme.
Non si hanno ancora notizie ufficiali circa le caratteristiche tecniche degli smartphone Android One, tutto quello che Pichai ha anticipato è che il programma avrà inizio il prossimo autunno in India, in collaborazione con Micromax, Karbon e Spice.