Apple, il primo keynote senza Jobs non convince
“Let's talk iPhone” non ha convinto. Il primo keynote firmato Tim Cook non è stato sicuramente l'evento che tutti aspettavano, anche perché le numerose aspettative riguardo la presentazione sono state tradite, a partire dall'iPhone 5 alla tanto attesa versione di Facebook per iPad.
La conferenza fin dalla fase organizzativa aveva tra i suoi scopi quello di segnare un punto di rottura riguardo con la fase Jobs, ormai tristemente conclusa a causa dell'allontanamento per motivi di salute del guru della mela morsicata. Il primo passo era stato quello di cambiare la tradizionale location per la presentazione a favore di una soluzione “in casa” cioè nella stessa sede centrale di Cupertino, come avveniva tanti anni fa prima che Jobs rivoluzionasse anche il modo di comunicare dell'azienda.
Una scelta mirata a convincere il mondo che Apple sia una realtà solida, condizionata ma non dipendente dalla guida del suo storico mentore. Tim Cook, l'erede designato alla guida del gigante, non pretende certo di avere l'appeal del suo predecessore, ma è inevitabile che la differenza salti subito agli occhi.
L'esordio della presentazione è affidato allo snocciolamento di numeri e record portati avanti da Apple, ormai leader nel campo dei tablet e detentrice del primato di telefonino più venduto al mondo, mentre l'attesa generale è focalizzata più sulle novità che verranno presentate, e la delusione comincia a serpeggiare tra giornalisti e fan che seguono incollati la diretta.
Proprio la diretta del keynote, o meglio la mancata trasmissione in streaming della presentazione, restituiscono un'idea di evento molto ridotto rispetto agli standard a cui Apple ci ha abituato, ed il mancato annuncio dei due prodotti più attesi del mercato, iPhone 5 e app di Fb per iPad, conferma questa teoria.
È soprattutto il nuovo melafonino a far discutere; sembra quasi che Cupertino voglia cavalcare l'onda del successo del 4, le cui vendite più che soddisfacenti non giustificano certo la necessità di un upgrade, piuttosto che “osare” con un prodotto del tutto nuovo. Era forse negli intenti di Apple quello di tastare il mercato per il primo prodotto senza Jobs? Oppure si tratta di un evento di “medio termine”, in attesa di un altro molto più grande e importante durante il quale verranno mostrati i nuovi prodotti come l'iPad 3 o l'iPhone 5, magari con un'apparizione anche rapida dello stesso fondatore?
Impossibile saperlo al momento, quel che è certo è che il mistero accompagna da sempre le strategie commerciali di Apple, e la dimostrazione c'è stata proprio in occasione di questo keynote, dove tutte le previsioni fatte da stampa ed esperti del settore si sono rivelate errate.