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Bars, l’app di Facebook per far rappare anche tua zia

Oltre a centinaia di basi professionali sulle quali cantare i propri testi, l’app include un sistema di suggerimento testuale che consente ai principianti di buttare giù i loro versi aiutandoli a trovare le rime alle quali non riescono ad arrivare. Il risultato sono video verticali da 60 secondi con effetti che presto includeranno anche l’autotune.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il rap non è decisamente una forma d'arte per tutti, eppure il gruppo Facebook sembra fortemente intenzionato a renderla tale. In una mossa a sorpresa l'azienda di Mark Zuckerberg ha infatti lanciato in queste ore Bars, una nuova app che mette a disposizione basi preregistrate a tutti gli utenti per permettere loro di unirle ai propri versi rap e diffondere il risultato in formato video come avviene ormai da tempo con piattaforme basate sulla viralità come TikTok.

Da dove arriva Bars

Bars in realtà è un prodotto dal team new product experimentation, o NPE Team, di Facebook: un nucleo di sviluppatori che nell'azienda si dedica alla ricerca e sviluppo. Il loro scopo è ideare la prossima app multimilionaria da inserire nel catalogo del gruppo Facebook, sperimentando con formati e idee lontani da quelli centrali per le attuali app della multinazionale. Si tratta delle stesse persone che in pochi anni hanno lanciato Collab, Whale e Hobbi, tre per collaborare tra musicisti, creare meme e tenere traccia dei propri passatempi preferiti. Nessuna di queste idee ha avuto grande fortuna e tutte sono state sostanzialmente abbandonate dalla casa madre, ma Facebook spera ovviamente che il destino di Bars sia diverso.

Come funziona Bars di Facebook

L'idea alla base dell'app è effettivamente interessante. Oltre a centinaia di basi professionali sulle quali cantare i propri testi, l'app include un sistema di suggerimento testuale, una sorta di tastiera ad autocompletamento che consente ai principianti di buttare giù i loro versi aiutandoli a trovare le rime alle quali non riescono ad arrivare. Per non farsi mancare nulla, il formato dei video scelto è quello più in voga in questo momento: verticale e con una durata massima di 60 secondi. Anche la navigazione tra le clip prodotte ricorda piattaforme come TikTok o i Reel di Instagram: i video si sfogliano in un feed infinito e possono ricevere apprezzamenti e commenti; presto inoltre gli sviluppatori porteranno all'interno dell'app effetti vocali, compreso l'immancabile autotune.

Quando arriva e chi può scaricare Bars

Bars è già disponibile per i dispositivi iOS, ma purtroppo non tutti possono utilizzare l'app. Trattandosi di un prodotto in fase di sperimentazione, anche il numero di utenti è limitato da un sistema ad ingressi scaglionato che per il momento è bloccato. Presto gli sviluppatori apriranno degli inviti per gli utenti Statunitensi per poi estenderli anche a chi risiede in altri Paesi; per avere notizie su questo fronte il consiglio dell'NPE Team è di seguire la pagina Instagram dell'app.

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