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Benedetto XVI, il primo tweet:”Felice di comunicare con voi su Twitter”

Il Papa ha inviato il suo primo messaggio su Twitter ai suoi seguaci virtuali, quasi un milione suddivisi tra i diversi account. Il mirror più seguito? Quello in lingua spagnola, seguito da quello in italiano.
A cura di Angelo Marra
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Benedetto XVI sbarca ufficialmente su Twitter con un messaggio dedicato ai suoi follower sul social network, ringraziandoli per l'entusiasmo dimostrato. In soli 2 minuti il messaggio è già stato inserito tra i preferiti di oltre 1000 utenti.

A pochi giorni dall'annuncio ufficiale del profilo del Santo Padre sulla piattaforma di microblogging, l'account @Pontifex ha raggiunto quasi 660mila followers in tutto il mondo. Per venire incontro alle diverse realtà linguistiche, sono stati realizzati 7 profili paralleli in altrettante lingue (tedesco, spagnolo, portoghese, polacco, italiano, francese e arabo) ma i seguaci dei sacri tweet non sono suddivisi in maniera omogenea.

Dopo il profilo principale infatti, il più seguito è quello in lingua spagnola, @Pontifex_es, con quasi 165mila followers, seguito a distanza da quello italiano (@Pontifex_it), circa 93mila. Si tratta però di due profili "virtuosi", in quanto gli altri mirror godono di un numero di followers nettamente inferiori. @Pontifex_de ad esempio, la versione in lingua tedesca, ha poco meno di 19mila followers, quella portoghese 24mila e  quella francese 17mila. I meno seguiti sembrano essere quello in lingua polacca (la scelta di questa lingua è  forse dovuta alla grande popolarità del precedente Papa nella terra di Varsavia), meno di 10mila e più comprensibilmente quello in lingua araba, circa 7mila.

Intanto appare chiaro come al momento la Santa Sede intenda utilizzare Twitter solo a scopo divulgativo e solo in chiave religiosa (escluso quindi il profilo istituzionale come Capo dello Stato Vaticano). I diversi profili infatti non hanno alcun following, ad eccezione degli account papali nelle diverse lingue. Nonostante il passo epocale, con l'apertura della Chiesa alle nuove tecnologie, la comunicazione "social" del Vescovo di Roma ha ancora un po' di strada da fare.

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