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Black out di internet in Corea del Nord, gli analisti: “Non sono stati gli USA”

Nelle ultime 24 ore l’infrastruttura del paese ha subito diversi attacchi che ne hanno compromesso l’operatività, rendendo quasi impossibile la connessione da parte dei cittadini. Un attacco che secondo alcuni è stato portato a termine dagli USA. Gli analisti, però, frenano: “Non sono stati loro”.
A cura di Marco Paretti
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Corea del Nord internet black out tilt

Nel corso della nottata gli utenti della Corea del Nord hanno avuto grosse difficoltà a connettersi ad internet. Nelle ultime 24 ore l'infrastruttura del paese ha subito diversi attacchi che ne hanno compromesso l'operatività, rendendo quasi impossibile la connessione da parte dei cittadini.
Una tempistica inusuale, visto che l'attacco arriva dopo poche ore dalle dichiarazioni del presidente Obama, il quale ha chiesto aiuto alla Cina per limitare le capacità informatiche della Corea del Nord impedendogli di continuare gli attacchi a Sony.

"Non ho mai visto prima un’instabilità e interruzione del genere in Corea del Nord" ha affermato Doug Madory, direttore di analisi internet al Dyn Research "Normalmente ci sono salti della connessione, non problemi continui. Non sarei sorpreso se stessero ricevendo un qualche genere di attacco".
Un attacco che è stato inizialmente attribuito proprio agli Stati Uniti, i quali avrebbero sfruttato la nottata per attuare una rappresaglia volta ad inibire le possibilità di connessione dell'intero paese. Una teoria però subito smontata dagli analisti, che hanno respinto con forza l'idea di un attacco statunitense.
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Corea del Nord internet black out tilt

Molti sono infatti gli elementi contro un eventuale coinvolgimento degli USA. A partire proprio dalle tempistiche: il servizio di monitoraggio Atlas ha individuato tracce di attacchi contro la Corea del Nord fin dalla scorsa settimana, con i primi segni risalenti a ben prima che l'FBI accusasse il governo di Pyongyang di essere il mandante dell'attacco hacker.
Inoltre, le azioni sarebbero state indirizzate verso obiettivi pubblici e non militari, come siti web dell'amministrazione o dell'università. Il black out totale sarebbe dovuto al fatto che la Corea del Nord ha un unico collegamento internet che passa per la Cina, quindi facilmente soggetto ad intasamenti.

L'ultimo elemento in grado di confutare il coinvolgimento USA è costituito dalle modalità stesse con il quale è stato portato a termine l'attacco. Se davvero un governo come quello degli Stati Uniti avesse voluto attaccare in questo modo la Corea del Nord, il black out sarebbe stato portato a termine in pochi secondi – non giorni – e probabilmente sarebbe durato ben più a lungo di 10 ore.
"Sono piuttosto sicuro che questo non è un lavoro degli USA" ha concluso Dan Holden di Atlas "Se fosse stato un vero attacco da parte degli Stati Uniti, probabilmente ce ne saremmo accorti troppo tardi. Questo non è il modus operandi di un governo".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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