Dopo l'errore di pubblicazione dei giorni scorsi da parte del colosso dei social network, Facebook dovrebbe essere ormai pronta a rilasciare anche in Italia la sua Slingshot, l'applicazione sviluppata a Menlo Park che permetterà di scambiare messaggi fotografici e video, che si autodistruggeranno dopo una manciata di secondi.
Attualmente disponibile esclusivamente nell'AppStore e nel Play Store degli Stati Uniti d'America, la nuova applicazione di Facebook si pone nel mercato praticamente monopolizzato da Snapchat, e il suo metodo di funzionamento è molto simile a quello introdotto ormai da tempo dall'app di Evan Spiegel, con la differenza che per vedere un'immagine, un video o un testo, che comunque si autodistruggeranno, sarà necessario inviarne un altro. Insomma, una vera e propria catena che spingerà gli utenti a inviare immagini e contenuti (anche) casuali, pur di visualizzare quelli appena ricevuti, e che si tramuterà in un enorme mole di traffico per i server.
Un bel trucchetto, soprattutto considerando che le statistiche relative al traffico prodotto dal servizio verranno analizzate e conteggiate dagli analisti e che, in questo modo, sempre più utenti spinti dalla curiosità di visualizzare un contenuto appena ricevuto, ne invieranno a loro volta un altro. E così via.
D'altronde Slingshot non è il primo tentativo di Facebook di sviluppare e pubblicare una propria applicazione con la quale inviare e ricevere messaggi autodistruggenti. Due anni fa, nel 2012, Mark Zuckerberg in persona sviluppò Poke, la sua idea di app per l'invio di messaggi temporizzati e che, ironia della sorte, finì proprio per autodistruggersi: dopo il primo boom di download il traffico prodotto dall'applicazione fu pochissimo, al punto da spingere il social network per eccellenza ad abbandonare il progetto e rimuoverla da App Store e Play Store.
Ma Zuckerberg non demorde e vuole conquistare anche il mondo della messaggistica, come se non l'avesse già fatto. Dopo aver acquisito WhatsApp per diciannove miliardi di dollari e aver rivoluzionato il suo Facebook Messenger, il Re dei social network continua il suo lavoro di consolidazione nell'Instant Messagging, tentando di conquistare anche quella parte di utenza sempre più importante, che parallelamente ai social network e alle applicazioni per la messaggistica istantanea, sta iniziando ad apprezzare questa tipologia di piattaforme, soprattutto per la maggiore privacy che le caratterizza.
Un mercato importante, che stuzzica le attenzioni di tutti i top manager della tecnologia, Marissa Mayer compresa. La donna più potente del tech ha infatti da poco acquisito Blink, un’applicazione per smartphone iOS e Android basata su un concetto molto simile a quello di Snapchat, di cui fa parte anche Kevin Stephen (ex di Google, YouTube e Apple) e che – ancora una volta – permette l'invio e la ricezione di contenuti multimediali temporizzati: a differenza della strategia di Zuckerberg però, appena portato a termine l'affare l'azienda di Marissa Mayer ha deciso di chiudere totalmente il progetto Blink e di e integrarne il team di sviluppo in un gruppo interno a Yahoo! che tratta di smart comunication.
La nuova applicazione di Facebook sarà disponibile nel Play Store e nell'App Store in Italia a partire dal 25 giugno 2014.