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Continua la battaglia di Mediaset contro i video: ora va all’attacco di Yahoo!

Continua la battaglia tra il network televisivo e le piattaforme di videostreaming. Dopo Google questa volta il Biscione attacca Yahoo! Video e ottiene dal tribunale la rimozione di tutti i suoi contenuti “illegali”.
A cura di Angelo Marra
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Che Mediaset non ami il web è cosa risaputa. A partire dalle dichiarazioni di Fedele Confalonieri all'ultima assemblea degli azionisti, dove il Presidente si è scagliato contro la rete accusandola di rubare i contenuti realizzati e trasmessi dalle tv, a finire alle innumerevoli cause che il network televisivo sta portando avanti contro siti e piattaforme che osano condividere contenuti di alto spessore come i Cesaroni o clip delle varie ed emozionanti edizioni del Grande Fratello.

Pur essendo trasmessi in chiaro, quindi gratuitamente, i contenuti della discordia non posso essere fruibili su piattaforme diverse da quella di Mediaset; la loro presenza su altri siti rischia infatti di danneggiare l'offerta pubblicitaria delle televisioni del Biscione a favore dei provider che trasmettono il contenuto, con grande nocumento da parte degli azionisti del gruppo televisivo, che con i dividendi rischierebbero di non arrivare a fine mese.

Per preservarsi da un danno di tale entità, gli avvocati del network televisivo depositano una denuncia un giorno sì e un giorno no contro chiunque si permetta di ritrasmettere i pregiati contenuti delle reti Mediaset e questa volta a farne le spese è stata Yahoo! Video, la piattaforma di videosharing del colosso di Sunnyvale. Il Tribunale di Milano ha infatti accolto un ricorso del Biscione contro Yahoo!, condannando quest'ultima al pagamento di 250 euro per ogni contenuto “illegale” non rimosso, oltre ad una multa per ogni giorno di indebita permanenza. Il prossimo appuntamento del processo è previsto per l'11 ottobre, quando il giudice dovrà stabilire l'importo esatto che Yahoo! dovrà versare a Mediaset come risarcimento danni.

Quella contro Yahoo! non è che l'ultima di una lunga lista di azioni legali che il gigante italiano delle televisioni sta portando avanti in nome del diritto d'autore e delle sue eventuali violazioni da parte di webtv e piattaforme di videosharing.

Il primo ad essere investito dalle accuse da parte di Mediaset è stato Google con YouTube, costretto ad una multa salatissima e a dover rimuovere tutti i filmati relativi al Grande Fratello, uno dei contenuti più cliccati in rete. La mannaia del Biscione ha colpito poi Italia OnLine (alias Libero.it), a cui è stato chiesto un risarcimento di oltre 100 milioni di euro per più di 1600 video “illegali”, quasi tutti relativi a serial televisivi come i Cesaroni e al re dei reality show.

Neanche l'Unione Nazionale dei Consumatori è stata risparmiata; per aver condiviso una puntata delle Iene dove il presidente dell'UNC veniva intervistato, la onlus si è vista chiudere da YouTube l'intero canale sotto richiesta Mediaset, compresi gli altri video totalmente legali, salvo un parziale dietrofront da parte della piattaforma video di Google.

Adesso è il turno di Yahoo!, ma la sentenza del Tribunale di Milano è destinata a segnare un punto fermo della legislazione sui copyright online, stabilendo che è compito esclusivo dei provider rimuovere i contenuti illegali, anche se si tratta del quasi impossibile compito di analizzare milioni e milioni di video presenti sulle piattaforme.

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