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Opinioni

Cos’è 8chan, il forum dove si rivendicano le stragi (e che anche il suo fondatore vuole chiudere)

Nato per essere un luogo di libera espressione, dove la libertà di parola rappresentava l’unico e solo verbo, 8chan si è trasformato in pochissimo tempo in un punto d’incontro per estremisti, suprematisti bianchi, è così via. Un luogo utilizzato per radicalizzare l’odio, sul quale si leggono manifesti di ogni genere, del quale anche il suo fondatore chiede la chiusura.
A cura di Dario Caliendo
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L'attentato di El Paso è stato il terzo attacco negli Stati Uniti rivendicato su 8chan. E sì, si può parlare di rivendicazione, perché è proprio su questo forum, del quale analizzeremo a breve la storia e le evoluzioni, che i killer hanno predicato odio, si sono attribuiti la paternità dei propri attacchi e hanno suscitato un "effetto emulazione" nei soggetti psicologicamente più vulnerabili. Ma cos'è realmente 8chan? E perché è stato preso di mira da molti estremisti? In realtà il forum nacque con lo scopo di essere un luogo di libera espressione, dove la libertà di parola rappresentava l'unico e solo verbo. Ma a quanto pare però, è stata proprio questa ambita libertà di espressione che, senza regolamentazione, ha trasformato la piattaforma in un vero e proprio inferno, pericoloso e pieno zeppo di odio.

Cos'è 8chan, il forum dell'attentato di El Paso

Nato nel 2003 come un luogo d'incontro per appassionati di fumenti e manga giapponesi, prima di espandersi in maniera vertiginosa, 8chan fu aperto proprio perché il forum frequentato dal fondatore iniziò a moderare i commenti più violenti ed estremisti. A pochi mesi dalla sua nascita, il sito divenne talmente tanto frequentato da diventare il punto di riferimento di praticamente tutti i fenomeni più importanti (e preoccupanti) del web degli ultimi anni. Dalla nascita dei meme, alla propaganda alt-right, fino ad arrivare ai suprematisti bianchi, agli estremisti di destra e ai troll che, ormai con costanza, si danno appuntamento su /pol/, una sdelle sezioni più seguite.

Ed è proprio su /pol/ che si coordinano i troll di Andrew Anglin, il curatore del blog neonazista "The Daily Stormer", ed è su /pol/ che era stata montata tutta la storia del Pizzagate. Montatura che, tra l'altro, avrebbe potuto portare ad un massacro.

Ma nato come un paradiso liberatorio, dove tutto poteva essere scritto, oggi 8chan è diventato un vero e proprio inferno, pieno zeppo di estremisti e complottisti di ogni genere. Al punto che adesso anche lo stesso Fredrick Brennan, il suo fondatore costretto sin dall'infanzia su una sedia a rotelle dall'osteogenesi imperfetta, dopo averne abbandonato la gestione ne chiede la chiusura. "È il prezzo della libertà di parola", spiegò Brennan tempo fa ma, dopo la strage di El Paso, anche lui ha cambiato linea di pensiero.

Quale può (o deve) essere il futuro di 8chan?

La realtà dei fatti, è che quello che sta accadendo su 8chan è un fenomeno più complesso di quello che potrebbe sembrare. È un fenomeno che sta mettendo in dubbio uno dei principi fondamentali sui quali si è sempre basato il web, e che sarà al centro di decine e decine di discussioni. Poco ma sicuro. Perché se da un lato è vero che la libera espressione e una delle fondamenta del web, dall'altro è stato ampiamente dimostrato che questa tanto ambita libertà può essere un'arma pericolosissima in mancanza di regolamentazioni e controlli. Un'arma che potrebbe essere utilizzata per diffondere e radicalizzare l'odio, soprattutto nei soggetti emotivamente più fragili.

Ma quindi quale potrebbe essere la soluzione? In realtà trovare una soluzione al problema è molto complesso. Le scuole di pensiero sono chiaramente due e mentre l'una vorrebbe spingere sull‘eliminazione sistematica del forum e di tutti i fenomeni estremisti sul web, così come si è fatto con l'ISIS, i cui estremisti online hanno di fatto perso la loro voce sul web (ma sono comunque presenti nel dark web), al tempo stesso c'è un'altra scuola che invece reputa inutile questo tipo di repressione, e che considera i protagonisti delle ultime vicende di 8chan come dei semplici cani sciolti e non un gruppo terroristico unitario; cani sciolti che, una volta perso il proprio punto di riferimento, ne troverebbero subito un altro, aprendo 16chan, 32chan, e così via.

Il punto è che nessuno potrà mai dire che sia stata la rete ad aver armato le mani di Tarrant o ad aver scritto il manifesto attribuito a Crusius. Vero è, che senza /pol/ difficilmente l'australiano avrebbe mai scritto alcuni nomi sulle sue armi; e senza /pol/ la teoria della "grande sostituzione", tanto in voga tra i suprematisti americani, difficilmente si sarebbe così radicalizzata.

8chan risulta inaccessibile

Ma mentre si discute sulla chiusura del forum e sulla regolamentazione della libertà di espressione nel web, 8chan risulta attualmente inaccessibile. E no, non è stato ufficialmente chiuso. A dare un primo importante messaggio è stata Cloudflare, un'azienda che protegge i siti internet dagli attacchi informatici su cui si appoggiava 8chan, che nel pomeriggio di ieri ha "boicottato" la piattaforma rimuovendo la protezione degli attacchi DDoS e promettendo che non avrebbe più fornito i suoi servizi al forum. Ed è inutile dire che il sito è stato preso di mira da migliaia di hacker, che lo hanno attaccato e reso inaccessibile in tutto il mondo. Insomma, chi fa da sé…

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