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Cos’è la “Cosby Suite”, la stanza dove alcuni sviluppatori di Blizzard molestavano le dipendenti

Dopo l’accusa lanciata dal California Department of Fair Employment and Housing (DFEH) contro la politica misogina e sessista perpetrata negli uffici di Activision Blizzard, sono emersi dettagli inquietanti, tra cui la “Cosby Suite”, camera d’albergo dedicata all’attore condannato per stupro, Bill Cosby, usata dall’ex designer Alex Afrasiabi durante gli eventi aziendali.
A cura di Lorena Rao
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Dopo l'accusa lanciata dal California Department of Fair Employment and Housing (DFEH) contro la politica misogina e sessista perpetrata negli uffici di Activision Blizzard (Call of Duty, World of Warcraft, Overwatch), molti dipendenti hanno reagito con stupore e rabbia. In più di 1.000 si sono uniti in una lettera aperta contro i dirigenti dell'azienda, che hanno reagito con superficialità e astio alla denuncia espressa dal DFEH. Nella giornata di ieri, in centinaia hanno manifestato sotto la sede dell'azienda, a Irvine, in California. Eppure, quanto raccolto da Ethan Gach di Kotaku, dimostra che la cultura da "frat boy", tipica delle confraternite studentesche, non rappresenta certo una novità tra molti dipendenti di Activision Blizzard. Simbolo di tale mentalità è la "Suite Cosby", camera d'albergo dell'ex designer di World of Warcraft, Alex Afrasiabi, chiamata così in onore dell'attore Bill Cosby, condannato per stupro nel 2018, poi rilasciato recentemente tramite un accordo stipulato. I fatti che coinvolgono Activision Blizzard sono precedenti alle accuse e alla condanna di Cosby, ma il riferimento all'attore lascia comunque intendere che tipo di atmosfera regnava all'interno della camera d'albergo.

Alex Afrasiabi è l'unica persona nominata formalmente nell'accusa del DFEH, se si esclude il presidente J. Allen Brack. Dal 2004, Afrasiabi è tra le personalità di spicco dietro World of Warcraft. Per il titolo MMO (Massive Multiplayer Online), ha progettato alcune delle principali quest/missioni, finendo col diventare il direttore creativo delle espansioni Legion (2016) e Battle for Azeroth (2018). Ma ecco cosa emerge dalla denuncia: "Durante un evento aziendale (la convention annuale chiamata Blizz Con) [sic] Afrasiabi ci provava con le dipendenti di sesso femminile, dicendo [sic] che voleva sposarle, tentando di baciarle e abbracciarle", inoltre: “questo avveniva in piena vista di altri dipendenti di sesso maschile, compresi i supervisori, che dovevano intervenire per strapparlo dalle dipendenti di sesso femminile. Afrasiabi era così noto per molestare le donne che la sua suite fu soprannominata la "Cosby Suite" [sic] dopo il presunto stupratore Bill Cosby [sic]".

Kotaku, grazie alla collaborazione di ex dipendenti di Activision Blizzard, è riuscita a risalire a foto postate sui social e ad estratti di chat risalenti alla BlizzCon del 2013, che testimoniano come il riferimento a Cosby non fosse solo una questione di nome della camera. Le foto incriminate mostrano Afrasiabi in compagnia di altri dipendenti, seduti sul letto mentre reggono un ritratto dell'attore. A questo si aggiungono foto di grandi quantità di alcol all'interno della camera. Riguardo agli estratti della chat, chiamata "BlizzCon Cosby Crew", vi sono scambi tra l'ex designer David Kosak e lo stesso Afrasiabi su "pollastrelle" da portare nelle suite: "Non puoi sposarle TUTTE Alex", scrive Kosak. "Posso, perché sono mediorientale", risponde Afrisiabi. In generale, l'ingresso nella "Suite Cosby" era molto ambito tra i dipendenti dell'azienda, perché rappresentava un potente luogo di networking. Nelle foto compaiono infatti anche membri delle Risorse Umane e supervisori.

Come detto prima, Cosby viene condannato per stupro solo nel 2018, ma già nel 2013 aveva raccolto numerose accuse di violenza sessuale. Eppure, coloro facenti parte della "BlizzCon Cosby Crew" hanno risposto che al tempo il riferimento a Cosby era dovuto alla carta da parati della stanza, talmente brutta da ricordare i maglioni caratteristici indossati dall'attore afroamericano durante i suoi programmi. Tuttavia, guardando le foto sopramenzionate, la camera presenta pareti bianche e un arredamento davvero minimal. Altre fonti di Kotaku, provenienti direttamente da Activision Blizzard, affermano invece che l'omaggio a Cosby si riferisce al carattere predatorio di Afrasiabi.

Il direttore creativo ha lasciato l'azienda l'anno scorso, nel silenzio più totale. Anche sui social la sua attività è al minimo. Ad ogni modo, tramite comunicato stampa, il team di sviluppo dietro World of Warcraft, ha dichiarato che nelle settimane successive sarà al lavoro per eliminare tutti i riferimenti inappropriati all'interno di gioco, per renderlo il più inclusivo e rispettoso possibile. Il team ha inoltre dimostrato grande solidarietà alle colleghe che hanno avuto il coraggio di parlare dell'esperienze subite sul luogo di lavoro. Anche membri del team di sviluppo di Ubisoft si sono uniti in una lettera aperta in segno di solidarietà. Perché misoginia, sessismo e cultura tossica sul posto di lavoro non sono un'eccezione che al momento hanno toccato Activision Blizzard, ma sono problemi che attanagliano l'intera industria videoludica.

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