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Così l’intelligenza artificiale aiuterà i sismologi ad individuare i terremoti

L’intelligenza artificiale come alleato per individuare quei terremoti impercettibili che, però, possono fornire un’idea più chiara sulle cause che portano a quelli più forti e distruttivi. È l’idea nata in Oklahoma.
A cura di Marco Paretti
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L'intelligenza artificiale come alleato per individuare quei terremoti impercettibili che, però, possono fornire un'idea più chiara sulle cause che portano a quelli più forti e distruttivi. È l'idea nata in Oklahoma, uno stato americano che solo recentemente, a causa della differente gestione delle acque reflue, si è trovato a dover gestire un enorme incremento di terremoti di magnitudo 3 o superiore: nel 2015 i sismologi dello stato sono passati da rilevarne 2 ogni anno a 900 in 12 mesi. La magnitudo 3 è la forza che fa traballare gli oggetti sugli scaffali, ma non provoca danni alle strutture.

Un sistema basato sull'intelligenza artificiale risulterebbe particolarmente utile in zone come quelle dell'Oklahoma che, non essendo mai state caratterizzate da molti terremoti, non hanno abbastanza equipaggiamenti per localizzare tutti gli spostamenti e, quindi, investigare sulle loro cause. La soluzione è quella di utilizzare l'IA per amplificare la capacità dei sismografi, un'idea pubblicata oggi su Science Advances: secondo lo studio, la tecnica è in grado di individuare i terremoti 17 volte in più dei metodi tradizionali.

Ma come funziona questa collaborazione tra sismografi e intelligenza artificiale? In maniera simile a quanto accade quando utilizziamo assistenti virtuali come Siri, che nelle situazioni quotidiane sono in grado di filtrare la nostra voce all'interno del rumore del mondo reale, che sia una strada o l'interno di una macchina. Per i sismografi, questo approccio significa eliminare i normali spostamenti della terra per individuare solo quelli legati a terremoti che potrebbero essere molto leggeri e lontani. In questo modo, però, questi micro-spostamenti potrebbero fornire agli studiosi maggiori informazioni sull'origine di questi e altri, potenzialmente più forti, terremoti.

Per rendere possibile questa tecnica, i responsabili dello studio hanno addestrato un network neurale a riconoscere il "rumore di sottofondo", dandogli in pasto analisi di aree esenti da terremoti. Una volta esaminati questi dati, l'intelligenza artificiale è poi in grado di individuare pattern comuni e riconoscere il suono generato naturalmente dalla Terra. A questo punto il software è pronto a rimuovere questi dati dalle analisi dei sismografi, lasciando visibili solamente gli elementi estranei, cioè quelli che possono potenzialmente indicare movimenti più o meno evidenti legati a terremoti. Il risultato è la capacità di individuare terremoti di magnitudo 0 o meno 1. Il sistema può essere utilizzato per scoprire le cause dei terremoti, con la speranza che possa in qualche modo aiutare a prevedere alcuni terremoti, elemento attualmente impossibile da attuare.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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