Alla fine Amazon ci ha ripensato e ha preso una decisione ancora più drastica: invece di dare "solo" priorità alle merci di prima necessità all'interno dei suoi magazzini, l'azienda ha deciso di non vendere direttamente tutto ciò che non è assimilabile a questa categoria di merce. Se prima ci si aspettava dei ritardi nelle consegne di elementi come videogiochi, dispositivi elettronici e CD, ora il colosso dell'ecommerce ha deciso di interrompere completamente la vendita di tutti i prodotti non essenziali per far fronte al numero crescente di ordini dovuti alla situazione di emergenza causata dal coronavirus.
La scelta finale dell'azienda di Seattle è stata quindi drastica: eliminare completamente i prodotti non necessari dal suo catalogo, almeno temporaneamente, per dare la priorità alla gestione della merce più indispensabile in questo momento di crisi, ma anche per fornire alla sua infrastruttura di stoccaggio e spedizione la possibilità di tornare a gestire gli ordini con tempistiche più rapide. Negli ultimi giorni Amazon aveva invece spiegato che avrebbe dato priorità ai prodotti essenziali all'interno dei suoi magazzini, ma lasciando comunque aperta la possibilità di acquistare il resto della merce con tempistiche più lunghe. Ora, invece, il dietrofront.
Già da queste ore gli store online italiano e francese – sono questi i due paesi colpiti dalla decisione – non mostrano più i prodotti venduti all'interno di Amazon e Amazon Prime: tutto ciò che rimane sono i beni essenziali e quelli venduti dai venditori di terze parti, che all'interno del portale sono ora gli unici ad offrire elementi come videogiochi e CD musicali. Ma solo utilizzando spedizioni indipendenti e non più appoggiandosi alla logistica del colosso. Ovviamente con tempistiche ben diverse da quelle a cui ci ha abituati Amazon. Il videogioco Animal Crossing, per esempio, è disponibile dal 30 marzo, mentre l'ultimo CD di Billie Eilish ha come consegna stimata tra il 6 e il 16 aprile.
Resta invece disponibile la merce di prima necessità come alimentari, prodotti per l'igiene, libri e altri elementi utili, per esempio, a lavorare da casa. Una decisione drastica presa per evitare il caos dovuto all'aumento degli ordini di questo periodo in cui tutti sono a casa e usano Amazon per effettuare i loro acquisti, ma anche per far fronte alle crescenti problematiche di dover mantenere una forza lavoro ridotta all'interno dei propri magazzini durante una pandemia globale. Di seguito la comunicazione ufficiale di Amazon:
Così come i clienti utilizzano l’e-commerce come strumento utile ai loro sforzi di distanziamento sociale, anche noi abbiamo adottato misure specifiche di distanziamento all’interno dei nostri centri di distribuzione affinché i nostri dipendenti possano lavorare in sicurezza. La combinazione di questi due elementi ci richiede di concentrare la nostra capacità disponibile sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr. Questa decisione consente ai nostri dipendenti dei centri di distribuzione di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento. I clienti possono ancora ordinare molti di questi prodotti dai partner di vendita che effettuano direttamente le spedizioni. Comprendiamo che questo è un cambiamento per i nostri partner di vendita che utilizzano la Logistica di Amazon e apprezziamo la loro comprensione in questo momento in cui diamo priorità ai prodotti di cui i clienti hanno più bisogno.