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Dal 2030 tutti gli iPhone, i Mac e gli altri prodotti Apple saranno a impatto zero

La casa di Cupertino aveva già raggiunto l’obbiettivo delle zero emissioni connesse alle sue attività e alle sue sedi, ma ha promesso che dal 2030 anche la produzione e la commercializzazione dei gadget, compreso l’approvigionamento delle componenti, non avranno più alcun impatto sulle sorti del pianeta.
A cura di Lorenzo Longhitano
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È da anni ormai che Apple ha intrapreso una lotta contro i cambiamenti climatici che l'ha portata far alimentare tutte le sue strutture al 100 percento da energia rinnovabile, eppure il passo appena anticipato è il più ambizioso in assoluto in questo senso per la casa di Cupertino. In un comunicato diffuso in queste ore il gruppo ha annunciato di voler fare in modo che tutte le sue attività, comprese quelle connesse alla produzione e alla distribuzione dei suoi prodotti e all'approvigionamento delle relative componenti, risultino a impatto zero entro il 2030.

In sostanza — è la promessa di Apple — ogni iPhone, iPad o qualunque altro dispositivo acquistato dal gruppo a partire dal 2030 sarà stato pensato, prodotto, e commercializzato senza danni per il pianeta, attraverso investimenti e una serie di soluzioni di risparmio energetico e ingegneria che da una parte abbatteranno le emissioni totali legate a queste procedure, e dall'altra contribuiranno a controbilanciarle con interventi di rimboschimento e salvaguardia degli ecosistemi.

"Le aziende hanno la profonda opportunità di contribuire a costruire un futuro più sostenibile, nato dalla nostra comune preoccupazione per il pianeta che condividiamo", ha dichiarato il numero uno di Apple, Tim Cook, ai margini della presentazione del progetto. La multinazionale tenterà perciò di dare l'esempio anche ad altre aziende, e in quest'ottica ha iniziato a descrivere alcune delle iniziative che ha in programma per raggiungere il suo obbiettivo; i primi dettagli della tabella di marcia sono contenuti nell'ultimo rapporto annuale sul tema, che Apple ha pubblicato in queste ore.

Tra questi figurano un impiego sempre maggiore nei propri dispositivi di materiali riciclati o la cui lavorazione comporti un livello di emissioni di carbonio più basso; un'attenzione particolare al risparmio energetico nella progettazione dei dispositivi; nuovi macchinari e processi per lo smontaggio rapido e per il riciclaggio delle componenti elettroniche dei gadget in disuso; un impegno rinnovato nel convincere altre aziende fornitrici a sottoscrivere lo stesso impegno annunciato da Apple; una serie di investimenti in società promettenti, comunità sottoposte a rischi ambientali e ripristino e protezione di foreste ed ecosistemi naturali, e molto altro.

Che le grandi multinazionali debbano tracciare il percorso da seguire in fatto di lotta ai cambiamenti climatici è un'idea che Apple persegue dal 2015, quando ha iniziato a guardare anche al di là delle attività che direttamente riguardavano l'azienda e le sue sedi sparse per il mondo. Nel 2018 il gruppo ha raggiunto l'obbiettivo delle emissioni zero, mentre l'anno successivo è riuscita a convincere i colossi Foxconn e TSMC a impegnarsi nello stesso senso — almeno relativamente alle quote di emissioni riconducibili alla produzione della componentistica dei prodotti Apple. Con le azioni annunciate, il gruppo spera ora di ispirare altre grandi aziende a fare lo stesso.

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