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Desire Eye: la killer feature del selfie phone di HTC non è la fotocamera [VIDEO RECENSIONE]

Caratterizzato da una fotocamera anteriore mai vista prima d’ora in uno smartphone, il nuovo “selfie phone” di HTC è un mid-market pronto a fare il top di gamma. Le caratteristiche che rendono particolarmente interessante questo dispositivo sono tante, e i 13 megapixel e il flash anteriori sono solo la punta dell’iceberg.
A cura di Francesco Lavorato
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Quando HTC ha presentato il Desire Eye, il messaggio era chiaro. L'azienda taiwanese ha intenzione di dare una risposta importante a quel target d'utenza – per lo più composta da giovani – che nonostante non possa permettersi un HTC One M8 o un iPhone 6, non vuole di certo rinunciare a prestazioni (quasi) da top di gamma e funzionalità avanzate degne "dell'anno delle selfie". E una cosa è certa: ci è riuscita e lo ha fatto con un dispositivo molto interessante, caratterizzato fondamentalmente da un comparto fotografico mai visto prima in uno smartphone, che si posiziona nella fascia media di mercato, ma esclusivamente per il prezzo vendita in Italia (di 549 euro) e non per le prestazioni.

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D'altronde che HTC sia tra le aziende pioniere della fotografia mobile è un dato di fatto, e dopo aver introdotto l'odiata e amata tecnologia UltraPixel con il One M7, evoluta poi nella Duo camera del One M8, non poteva che cavalcare l'onda dei selfie-phone, ma a differenza degli altri competitor che fondamentalmente tentano di arricchire il software fotografico con nuove funzionalità come gli autoscatti panoramici introdotti da Huawei con il suo Ascend P7, ha seguito tutta un'altra strada, posizionando anteriormente lo stesso identico comparto fotografico che si trova anche posteriormente, composto da un sensore da 13 megapixel con autofocus e doppio flash led, e da un ottimo sistema di lenti grandangolari. Ma andiamo con ordine.

Design

Il Desire Eye è un HTC. E come in ogni HTC la prima caratteristica che si nota quando lo si impugna per la prima volta è il design, fortunatamente non ispirato al bellissimo One M8, e caratterizzato da materiali meno pregiati e dimensioni più abbondanti. Disponibile in due colorazioni che variano tra loro esclusivamente per il colore della cornice, nonostante l'HTC Desire Eye sia realizzato in policarbonato il look-and-feel è molto piacevole, anche se le dimensioni del display sommate alle relative cornici, rendono il nuovo nato dell'azienda taiwanese forse eccessivamente ingombrante. Anche lo spessore non è ridottissimo, ma le tecnologie di assemblaggio utilizzate rendono il Desire Eye senza ombra di dubbio tra i più solidi mid market disponibili attualmente nel mercato.

La parte frontale del dispositivo è caratterizzata dall'enorme fotocamera da 13 megapixel con doppio flash led e gli speaker stereofonici frontali BoomSound sono "nascosti" poco sopra il bordo superiore e inferiore dello schermo: una soluzione a dir poco elegante e un giusto compromesso tra ingombro, design e prestazioni, che nell'Eye restano di ottima qualità ma sono risultate leggermente inferiori in termini di volume di riproduzione rispetto a quelle utilizzate nel One M8.

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Una delle caratteristiche più interessanti che introduce il design del Desire Eye è la certificazione IPX7: il nuovo HTC è il primo smartphone dell'azienda taiwanese a poter resistere immerso in 1 metro d'acqua per 30 minuti senza subire alcun danno. Generalmente sconsigliamo ai nostri lettori di stressare troppo le capacità di resistenza all'acqua dei dispositivi mobili, ma la sensazione di poter continuare a utilizzare il telefono mentre si è sotto la pioggia è una cosa che – per ora – nessun iPhone user ha mai avuto il piacere di provare.

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In ogni caso ci sono due piccoli nei poco piacevoli nel design dell'HTC Desire Eye: prima di tutto la comodità relativa al vano della Sim e al vano della microSD, che risultano scomodissimi da aprire; inoltre la finitura opaca con la quale è stata lavorato il policarbonato del quale è composto il dispositivo lo rendono leggermente scivoloso.

Hardware e software

Dopo aver utilizzato per un periodo abbastanza lungo il Desire Eye, si giunge a una conclusione che per gli amanti di HTC non è affatto nuova: il team Peter Chou potrebbe aver commesso – di nuovo – grosso errore di posizionamento del suo dispositivo, ma a questo ci arriveremo a breve.  Fondamentalmente gli ingegneri di HTC hanno la componentistica hardware del One M8 e l'hanno trasferita dall'alluminio alla plastica: il nuovo nato infatti utilizza lo stesso processore quad-core Snapdragon 801, che lavora a 2.27 GHz ed è affiancato da 2 GB di RAM. Caratteristiche hardware molto importanti quindi, che lo rendono di certo tra i più performanti mid market attualmente disponibili nel mercato.

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Ottimo anche il display FullHD che con i suoi 5.2" perde leggermente in definizione rispetto al One M8, ma che è caratterizzato da colori molto vividi e angoli di visuali quasi assoluti. Peccato per le cornici che lo avvolgono, ma forse avere un display borderless in un dispositivo posizionato nella fascia media del mercato sarebbe stato voler veramente troppo.

Rimaniamo leggermente perplessi dall'autonomia della batteria che, considerando soprattutto le dimensioni del dispositivo, sarebbe potuta essere sovradimensionata rispetto agli attuali 2,400 mAh, che con un utilizzo medio/alto riescono ad alimentare il dispositivo (quasi) per un'intera giornata.

Sostanzialmente sul software non c'è molto da dire, se non che con Android 4.4.4 e la Sense 6, il nuovo Desire Eye è in grado di tener testa a gran parte dei top di gamma attualmente disponibili, e lo fa anche grazie a un'interfaccia grafica che seppur rivoluzioni sostanzialmente la user experience di Android, rende gran parte delle operazioni molto più semplici e veloci, e lascia i rallentamenti e i lag alle GUI di altre aziende produttrici, ben distanti dalla stabilità e dalla fluidità dell'interfaccia di HTC. Presenti il BlinkFeed e Zoe, che in questo caso sono state integrate come applicazioni stand alone, assieme alla velocissima applicazione della fotocamera che – ovviamente – è stata liberata dalle funzionalità avanzate tipiche della DuoCamera.

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Caratteristiche tecniche HTC Desire Eye:

  • Display da 5.2 pollici con risoluzione Full HD (1920×1080)
  • Processore Qualcomm Snapdragon 801 da 2.3 Ghz
  • Memoria RAM da 2 GB Memoria interna da 16 GB espandibile con Micro SD fino a 128 GB
  • Fotocamera posteriore da 13 megapixel con f 2.0, 28 mm, autofocus e doppio flash LED
  • Fotocamera anteriore da 13 megapixel con f 2.0, 28 mm, autofocus e doppio flash LED
  • Possibilità di registrare video con entrambe fino a 1080p
  • Doppio altoparlante frontale BoomSound per audio stereo
  • Connettività: Wifi 802.11 a/b/g/n, Bluetooth 4.0, NFC, LTE
  • Batteria da 2400 mAh
  • Dimensioni: 151,7 x 73,8 x 8,5 mm
  • Peso: 154 grammi
  • Certificazione: IPX7

Insomma, una cosa è certa: l'HTC Desire Eye di certo non pecca in termini di perfomance e velocità, ed è in grado di sostenere senza batter ciglio praticamente tutte le operazioni che si possono chiedere a un dispositivo mobile Android di fascia alta. Davvero una bomba, soprattutto considerandone il prezzo di vendita ufficiale. Purtroppo però il messaggio che arriva all'utente medio è che si tratta di un dispositivo nato per i selfe, una particolarità che allontana parte dell'utenza, che rimarrà ignara delle enormi potenzialità hardware dello smartphone da associare a un prezzo relativamente competitivo.

Fotocamera

L'HTC Desire Eye è dotato di due fotocamere da 13 megapixel con autofous e flash dual one. E già, la fotocamera anteriore e la fotocamera posteriore sono praticamente identiche, ed è questa la vera firma che contraddistingue il nuovo dispositivo di HTC da tutti gli altri competitor della stessa fascia e tutti gli altri selfie-phone. Il comparto fotografico utilizzato nell'Eye è molto simile a quello utilizzato nella fotocamera posteriore del One E8, e si allontana definiticamente dagli UltraPixels a favore di un approccio molto più tradizionalista che vi anticipiamo, nonostante debba rappresentare la killer-feature dello smartphone, in realtà è in grado di realizzare scatti fotografici nella media, e non eccelle praticamente in nessuna condizione di scatto, se non per l'ampio grandangolare che rende possibile un'inquadratura molto più ricca di contenuti.

La qualità delle fotografie realizzate con il Desire Eye rimane nella media dei dispositivi attuali. In condizioni di alta  luminosità gli scatti sono più che buoni, luminosi e molto definiti, ma siamo nel 2014 e questa dovrebbe essere la base minima di un qualsiasi dispositivo mobile venduto con un prezzo ufficiale superiore ai 500 euro. Purtroppo però, proprio come accade nel One E8, in condizioni di scarsa luminosità e in condizioni di scatto particolari, i risultati ottenuti con le fotocamere del Desire Eye non sono molto entusiasmanti, ed è davvero un peccato soprattutto considerando il reale potenziale mediatico di un dispositivo del genere, e la fantastica applicazione Fotocamera che gestisce tutto il comparto foto/video, caratterizzata da probabilmente il migliore sistema di controllo manuale mai visto in un dispositivo animato dal sistema operativo di Google.

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E qualora ve lo stiate chiedendo, no: nonostante tutti questi megapixel i vostri selfie non avranno una qualità eccessivamente superiore alla media, almeno in condizioni di luminosità medio/bassa. Ma ambienti bui c'è anche da considerare un fattore molto importante: il doppio flash led anteriore, che rende di fatto possibili gli autoscatti illuminando il volto delle persone inquadrate con due tonalità di luce diverse.

Molto interessante la possibilità di realizzare fotografie e video con entrambe le fotocamere contemporaneamente, una possibilità già vista in diversi dispositivi, ma che nel Desire Eye è molto più divertente grazie alla possibilità di scattare foto e registrare video in momenti diversi, per poi unirli in un unico contenuto multimediale.

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Conclusioni

Tornando al discorso del quale abbiamo parlato inizialmente, il quadro è abbastanza chiaro: HTC vuole posizionare il Desire Eye come il migliore selfie-phone, ma in realtà nonostante le performance della fotocamera anteriore siano molto solide, la qualità degli scatti rimane nella media, senza lode e senza infamia. Ciò che rende il dispositivo estremamente interessante però è tutto il resto: le caratteristiche hardware degne di un top di gamma, la resistenza all'acqua, il design gradevole e l'ottimo display Full HD da 5.2" rendono il nuovo HTC Desire Eye (quasi) un diretto competitor del fantastico One M8, e in un certo senso rappresenta una scelta molto più adatta per un bacino d'utenza molto più ampio.

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Acquistare un HTC Desire Eye esclusivamente per le fotocamere sarebbe un errore, ma ci sono tantissime altre caratteristiche che rendono intelligente l'acquisto dell'ultimo gioiellino dell'azienda taiwanese: a partire dall'hardware da un software completo e veloce, fino ad arrivare al posizionamento e al relativo prezzo, che lo rendono uno tra i mid market più interessanti e prestanti attualmente disponibili nel mercato. Insomma, chi acquisterà un Desire Eye lo farà per l'ottimo rapporto qualità/prezzo del dispositivo e non di certo grazie al marketing di HTC.

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