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Opinioni

iPhone 6, la videorecensione: più grande e più veloce, ma sempre il solito iPhone

Il nuovo smartphone di Cupertino è sempre il solito, conosciutissimo e amatissimo iPhone, che indossa però finalmente un abito adatto al mercato attuale, nel quale un display da 4.7” in realtà non è neanche tra i più grandi ma che rappresenta ciò che la maggior parte degli utenti vuole: schermo più grande, prestazioni, qualità e comodità di utilizzo.
A cura di Dario Caliendo
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Quando due anni fa fu presentata la quinta generazione di iPod Touch, la mia fantasia ha subito iniziato a lavorare, immaginando – in un futuro poi non troppo lontano – un iPhone con le stesse caratteristiche di design del bellissimo player multimediale: le curve rotondeggianti, la leggerezza e lo spessore ridottissimo catturarono subito la mia attenzione, assieme ai dubbi e alle perplessità sulla fotocamera che all'epoca era da 5 megapixel e che sporgeva di pochi millimetri proprio come sugli attuali smartphone di Cupertino. Insomma, nonostante la mia fosse una fantasia da nerd incallito, non avevo torto: l'iPod Touch è stato una sorta di prototipo per sondare il mercato e introdurre il design dell'iPad Air, dell'iPad mini e – ora – anche dell'iPhone. E' un cerchio che si chiude.

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La prima cosa che viene in mente quando si utilizza per la prima volta un iPhone 6, è che si tratta del solito iPhone, ma più grande e più scivoloso. In effetti, paragonato alla generazione precedente, le dimensioni del display, la larghezza e l'altezza dello smartphone risultano sensibilmente più grandi ma, forse grazie anche allo spessore molto ridotto, il feeling che si ha quando si impugna il nuovo smartphone di Cupertino fa subito ricordare i motivi per i quali milioni di utenti si sono innamorati del brand: il nuovo iPhone 6 è più grande, ma allo stesso tempo molto più comodo e solido di tutti gli altri smartphone della categoria. Insomma, sotto questo punto di vista Apple è Apple, e nonostante il display sia ormai di 4.7" l'utilizzo con una mano continua a essere possibile.

Design

Con i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus Apple è ritornata alle curve abbandonate sin dall'introduzione dell'iPhone 4. Ma con i nuovi smartphone è andata addirittura oltre e il taglio netto che c'è sempre stato tra il vetro e l'alluminio è stato del tutto eliminato, a favore di una sagomatura molto più precisa, che unisce vetro e alluminio in un'unica soluzione di continuità: l'effetto è di altissimo livello e trasmette una sensazione di solidità e qualità mai vista fino ad oggi, soprattutto quando si eseguono slide e gesture che vanno dal bordo sinistro al bordo destro, o viceversa.

Il design è i materiali con i quali è costruito lo smartphone sono come sempre di altissimo livello, addirittura superiori all'ormai "vecchio" iPhone 5S. Anche i pulsanti sono stati ottimizzati: il pulsante d'accensione è stato spostato sul lato destro del dispositivo ed è stato posizionato in maniera tale che l'accensione risulti comoda e naturale, mentre i tasti del volume sono stati allungati e resi anche in questo caso molto più comodi.

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L'iPhone 6 è anche molto più scivoloso della generazione precedente. Il suo diretto concorrente, il Samsung Galaxy S5, nonostante abbia un display pressappoco delle stesse dimensioni e sia costruito con materiali meno pregiati, grazie alla plastica sagomata nella sua cover posteriore ha un grip sensibilmente maggiore. Il consiglio è quello di pensare ad acquistare una cover per migliorare la presa dello smartphone, perché il rischio che scivoli è alto.

A prescindere dai bordi molto rotondeggianti e dalla fantastica sensazione di continuità che si ha quando si scorre il dito sullo schermo, dovuta alla sagomatura del vetro che segue l'alluminio, il particolare di design che sin dai primi rumor ha fatto storcere il naso a utenti e appassionati, è senza dubbio la presenza di due bande orizzontali nella back cover, che in effetti interrompono la continuità della scocca e che seppur ottimizzino le antenne, possono risultare troppo spesse e marcate.

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Lo stesso discorso vale per la fotocamera posteriore, che nel nuovo modello è sporgente proprio come sull'iPod Touch. Un particolare poco fastidioso in termini di design, ma indubbiamente scomodo in termini pratici, che non solo rende instabile lo smartphone quando è appoggiato su un piano, ma espone troppo la lente a urti e graffi e il rischio che si rovinino la cromatura o il vetro in zaffiro che protegge il gruppo ottico è alto.

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La novità più importante del nuovo iPhone 6 è indubbiamente il display più grande, che arriva ai 4.7" con una risoluzione di 1334×750 pixel. Nonostante non sia neppure un Full HD, la qualità è di altissimo livello, l'angolo di visuale è molto prossimo ai 180° e la densità di pixel per pollice rende piacevole anche la lettura di un testo dai caratteri piccoli.

La stragrande maggioranza delle applicazioni viene adattata alle nuove dimensioni del display, e con il nuovo SDK rilasciato alla presentazione di iOS 8, gli sviluppatori avranno la possibilità di decidere se effettuare un vero e proprio stretch dell'interfaccia grafica, oppure se sfruttare al meglio le dimensioni e ottimizzarne gli spazi.

Ma i vantaggi di avere uno schermo più grande non sono solo questi. La visualizzazione dei video è molto più piacevole, e nell'iPhone 6 grazie anche alla nuova tastiera di iOS 8, la digitazione è diventata molto più veloce e precisa.

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Anche il processore è stato aggiornato, arrivando così alla versione A8: la seconda generazione di CPU a 64 bit che quest'anno è diventata più veloce del 25%. Siamo rimasti delusi dalla quantità di memoria ram che affianca la CPU, che anche quest'anno è rimasta a 1 GB: una quantità che a quanto pare ad Apple è più che sufficiente, ma che in effetti nel 2014 sembra a dir poco obsoleta. Davvero un peccato.

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Pensando esclusivamente ai numeri, le caratteristiche tecniche dei componenti utilizzati da Apple nell'iPhone 6 non sono niente di che, soprattutto paragonate alle ultime generazioni di processori prodotti da Qualcomm e al potentissimo Note 4 che dovrebbe arrivare entro la fine del mese. La realtà però è ben diversa, e nonostante l'inferiorità sulla carta, i risultati dei test con Geeckbench 3 sono molto interessanti, soprattutto paragonandoli a quelli ottenuti con un Galaxy S5 e un LG G3: le prestazioni a singolo core dello smartphone di Apple sono sensibilmente superiori rispetto a quelle ottenute con lo Snapdragon di Qualcomm, e nel test multi-core i dispositivi hanno ottenuto un risultato molto simile tra loro.

Insomma, in termini pratici, nonostante il processore A8 sia un dual-core e la ram sia da un solo gigabyte, le prestazioni dell'iPhone 6 sono da puro top di gamma sia nella navigazione internet che nell'esecuzione dei giochi più complessi, che aggiornati a Metal riescono a raggiungere framerate e qualità mai viste fin'ora in un dispositivo mobile. E tutto – ripeto – con un processore che sulla carta non potrebbe neppure lontanamente competere con i Qualcomm utilizzati dai competitor, ma che in realtà grazie all'ottimizzazione del sistema operativo, progettato proprio in base all'hardware utilizzato dai dispositivi di Cupertino, ottiene un risultato di altissima qualità, con prestazioni e user experience una spanna sopra rispetto alla concorrenza.

Fotocamera

La bella notizia è che questa volta l'iPhone 6 ha davvero una caratteristica eccezionale, che probabilmente lo rendono uno dei migliori smartphone disponibili nel mercato: la fotocamera, che continua a essere da 8 megapixel. Già, siamo nel 2014 direte voi, e Apple non aggiorna la risoluzione del sensore utilizzato nel suo iPhone da ben 3 anni.

In realtà però, la corsa ai megapixel è ormai obsoleta come la corsa ai mHz dei primi anni 2000, e la fotocamera dell'iPhone 6 è un enorme passo in avanti sia in termini di prestazioni che di qualità. Il sensore è luminosissimo, le foto realizzate con lo smartphone sono di alto livello e la qualità degli scatti in condizioni di scarsa luminosità è simile a quella ottenuta con l'HTC One M8, ma con una risoluzione maggiore e molto meno rumore. Il merito è anche del Focus Pixel, una nuova tecnologia di messa a fuoco che rende praticamente immediato lo scatto, anche in condizioni di scarsissima luminosità: nei nostri test abbiamo più volte spostato l'inquadratura molto velocemente e la messa a fuoco è stata praticamente istantanea. Novità anche per quanto riguarda i panorama, che nell'iPhone 6 vengono scattati a una risoluzione prossima ai 40 megapixel.

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Ma è nei video che l'iPhone 6 eccelle. Nonostante Apple abbia del tutto snobbato il 4K, con il nuovo nato in casa Apple i video rimangono a 1080p ma a 60 FPS. Un ottimo framerate, certo, ma personalmente ormai utilizzo esclusivamente la modalità slowmotion, che forte di un editor pazzesco e di 240 frames al secondo (esatto, 240 fps a 720p) rendono tutto più divertente.

Ottima anche la stabilizzazione cinematica, che svolge un lavoro egregio, ma che effettua una sorta di crop nell'inquadratura e fa diminuire sensibilmente l'angolo di visuale nel video, nonostante l'ottica permetta prestazioni ben maggiori.

Batteria

Una delle noti dolenti del modello più piccolo di iPhone 6 è la batteria, che in molti speravano più longeva anche grazie al nuovo processore più ottimizzato e alle dimensioni fisiche della batteria stessa. Purtroppo però la realtà dei fatti è che le prestazioni della batteria dell'iPhone 6 sono praticamente le stesse di quelle dell'iPhone 5S, e con un utilizzo nella media difficilmente si riesce ad arrivare a fine giornata.

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E' una limitazione fisica, null'altro. Ma è comunque un fattore importante, da tenere in considerazione soprattuto nella scelta tra l'iPhone 6 e il modello più grande, il 6 Plus, che invece vanta un'autonomia degna dei migliori phablet.

Conclusioni

L'iPhone 6 è un enorme passo in avanti rispetto alle generazioni precedenti. Sia in termini di prestazioni, che in termini di usabilità e comodità d'utilizzo. Ma la sensazione è sempre la stessa: è sempre il solito, conosciutissimo, è apprezzatissimo iPhone, che indossa però finalmente un abito adatto al mercato attuale, nel quale un display da 4.7" in realtà non è neanche tra i più grandi, ma che finalmente soddisferà le necessità di quella fetta d'utenza sempre più numerosa, che di un display più grande proprio non ne può fare a meno.

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I materiali di costruzione, il design, la fantastica fotocamera e soprattutto l'ecosistema evoluto che quelli di Cupertino sono riusciti a realizzare integrando tutti i dispositivi mobili (smartphone e tablet) e i computer fissi, rendono il "piccolo" di Cupertino uno dei migliori smartphone nel mercato, se non il migliore. Ma il problema è sempre lo stesso: iOS 8, seppur molto evoluto, resta comunque iOS. Un sistema operativo veloce, stabile e con un'interfaccia grafica fluida, ma molto limitato soprattutto a livello di sviluppo e pieno zeppo di paletti posti dall'azienda di Cupertino, che molto spesso davvero non si riesce a comprendere. Dopo anni e anni di attesa, ad esempio, Apple ha finalmente integrato l'NFC nei suoi smartphone, ma l'ha limitato esclusivamente ad Apple Pay. Insomma, è come se non ci fosse.

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