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È morto Kazuhisa Hashimoto, l’inventore del codice Konami: il trucco più famoso dei videogiochi

È morto Kazuhisa Hashimoto, l’inventore del Codice Konami, una particolare sequenza di tasti che, se premuta nelle schermate iniziali di molti videogiochi, rilascia una serie di bonus e vantaggi. Dagli anni 80 fino all’attuale generazione: ecco l’eredità lasciata da Hashimoto al mondo vidoeludico.
A cura di Lorena Rao
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Kazuhisa Hashimoto è l'inventore del Codice Konami ed è morto all'età di 61 anni. La notizia è stata rilasciata recentemente dalla stessa Konami, azienda videoludica giapponese in cui ha lavorato il programmatore, tramite una nota. Il messaggio recita: "Siamo rattristati dalla notizia della morte di Kazuhisa Hashimoto, un talentuoso produttore che ha introdotto per la prima volta il mondo al Codice Konami. I nostri pensieri sono in questo momento con la famiglia e gli amici di Hashimoto-san. Riposa in pace".

Cos'è il Codice Konami

Il Codice Konami è un'invenzione del programmatore Kazuhisa Hashimoto. Premendo nella schermata di inizio gioco la sequenza di tasti evidenziata nel tweet sopra, ossia ↑ ↑ ↓ ↓ ← → ← → B A Start, il codice sblocca una serie di bonus e vantaggi in numerosi videogiochi. L'invenzione di Hashimoto coinvolge infatti più generazioni videoludiche, inclusa quella attuale di PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Partendo dall'inizio della storia, la prima volta che il Codice Konami apparì fu nel 1986 nel titolo per Nintendo Entertaninment System (NES) Gradius, un arcade di stampo spaziale. Inizialmente Hashimoto creò il codice perché riteneva che il gioco fosse troppo difficile per i giocatori. Tuttavia, il titolo che portò alla notorietà il Codice Konami fu Contra, un run-and-gun (corri e spara) molto popolare, uscito sempre su NES nel 1987. La sequenza di tasti ideata da Hashimoto consentiva di ottenere 30 vite in più.

In seguito il codice comparve in altri giochi pubblicati da Konami, come Teenage Mutant Ninja Turtles III: The Manhattan Project del 1991, Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty del 2001, e Castelvania: Lords of Shadow del 2010. Accanto alla produzione dell'azienda giapponese, il Codice Konami fu inserito anche in titoli di rilievo di altre case di sviluppo, come il primo Mario Party. Ma non solo: la particolare combinazione fece capolino in BioShock Infinite, in Borderlarnds 2, in Anthem e persino in Fortnite, ma solo per un tempo limitato prima dell'arrivo del Capitolo 2. Ad ogni modo, premendo i tasti nel battle royale di Epic Games, si sbloccava un mini-gioco stile Space Invaders.

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