38 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ecco Astro, il cane robot che impara nuovi trucchi

Il suo segreto è il muso stampato in 3D che contiene un sistema di intelligenza artificiale attraverso il quale il comportamento del dispositivo migliorerà con l’addestramento. Per ora obbedisce a semplici comandi vocali, ma presto riconoscerà volti e comandi gestuali e si coordinerà con veicoli e droni.
A cura di Lorenzo Longhitano
38 CONDIVISIONI
Immagine

Ha le fattezze di un cane, ma il corpo metallico di un robot e un'intelligenza artificiale che lo rende in grado di imparare costantemente nuovi trucchi. Si tratta di Astro, un dispositivo realizzato dal Machine Perception and Cognitive Robotics Laboratory della Florida Atlantic University e integrato con componenti hardware di ultima generazione che gli consentono sia di visualizzare ciò che lo circonda, sia di comprendere i comandi vocali che gli vengono impartiti.

Astro non sicuramente è il primo cane robot in circolazione. Il dispositivo anzi si posiziona a metà strada tra due gadget della stessa categoria che hanno fatto parecchio parlare di sé negli anni: da una parte l'apprezzato ma poco sofisticato Aibo della giapponese Sony, e dall'altra l'evoluto ma inquietante cane robot Spot, creato da Boston Dynamic acquistabile a partire da quest'anno. Astro in effetti ricorda il quadrupede artificiale di Boston Dynamics, ma per fortuna non è altrettanto spaventoso: gli ingegneri che l'hanno progettato hanno infatti pensato anche a dargli un muso simile a quello di un cane dobermann in carne e ossa, stampato in 3D e capace di provocare una sorta di empatia che i prodotti privi di testa non sono capaci di fornire.

Il muso non ha solamente uno scopo estetico, ma serve a contenere e proteggere il cervello sintetico del robot, che in questo caso è un modulo Jetson TX2 relizzato da Nvidia per l'integrazione all'interno di prodotti e applicazioni di intelligenza artificiale. Il sistema di chip riceverà gli input provenienti da sensori, segnali radar, videocamere e microfono integrati a bordo di Astro, interpretandoli attraverso l'uso di algoritmi di machine learning per dare al dispositivo la capacità di orientarsi nello spazio, comprendere i segnali audio e rispondere a comandi via via più complessi.

Al momento — dichiarano i ricercatori — il gadget può rispondere a semplici comandi come "in piedi" e "seduto", ma presto imparerà a distinguere i volti delle persone, rispondere a comandi gestuali, riconoscere altri cani e coordinare i propri sforzi con altri dispositivi come veicoli e droni. Proprio per questi motivi Astro potrebbe avere impieghi che vanno al di là dell'utilizzo commerciale: il cane robot potrebbe essere impiegato nelle forze dell'ordine, in operazioni di salvataggio o come cane da assistenza.

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views