Si sa, nel mondo della tecnologia perdere tempo vuol dire perdere importanti occasioni. E a quanto pare, nonostante tutti i fallimenti degli ultimi anni e le decine di occasioni perse, Motorola sembra proprio non averlo ancora capito. E così, mentre un'enorme fetta di appassionati di tecnologia aspettano l'entrata nel mercato del Moto 360, LG sorprende tutti e svela il suo G Watch R, il diretto concorrente dello smartwatch con display rotondo del colosso della tecnologia ormai di proprietà di Lenovo, che dovrebbe arrivare entro il prossimo mese e che – di fatto – si aggiudicherà quella fetta di mercato teoricamente catturata dal fascino del dispositivo indossabile di Motorola.
Animato da Android Wear, il sistema operativo sviluppato da Google esclusivamente per gli smartwatch, il nuovo orologio intelligente di LG sarà svelato al pubblico nel corso dell'IFA 2014 di Berlino, e rappresenta un'ulteriore (e intelligente) svolta nel mondo dei dispositivi indossabili, sempre più influenzati da un trend di design ben preciso che spinge – finalmente – i produttori a realizzare dispositivi indossabili dall'aspetto classico e dalle dimensioni più ridotte possibili.
Dalle prime immagini del G Watch R infatti, il primo particolare che risalta all'occhio è proprio il suo aspetto che, proprio come avrebbe dovuto fare il Moto 360, ricorda un normale cronografo dalle dimensioni importanti ma non eccessive, dotato di un cinturino sostituibile da 22 millimetri realizzato in pelle e un telaio in acciaio inox.
Orologi potenti (quasi) come gli smartphone
Oltre che al design eccessivamente grande, uno dei più grandi freni che hanno rallentato sensibilmente il decollo del mercato degli smartwatch negli ultimi anni è quello relativo alle prestazioni dei dispositivi, da sempre lenti e poco funzionali. L'arrivo di Android Wear però ha dato il via a una nuova generazione di dispositivi indossabili, non solo caratterizzati da un sistema operativo sviluppato ad-hoc, ma anche da hardware all'avanguardia.
Le caratteristiche tecniche dell'LG G Watch R infatti potrebbero essere tranquillamente paragonate a quelle di uno smartphone di fascia medio/bassa: il processore che anima l'orologio del colosso sudcoreano è un SoC Snapdragon 400 a 1.2 GHz, affiancato da 512 MB di memoria RAM e da 4 GB di spazio di archiviazione interna (tipicamente utilizzato per l'installazione delle applicazioni). La batteria è da 410 mAh e il display è un Plastic OLED da 1,3" con una risoluzioen di 320 x 320 pixel: si tratta della stessa tecnologia utilizzata nel G Flex e nonostante l'azienda pubblicizzi lo schermo dello smartwatch come un pannello capace di riprodurre "un'immagine di straordinaria nitidezza anche in condizioni di luce solare intensa e una superba leggibilità da qualsiasi angolazione", in realtà i dubbi sulla reale resa qualitativa dei display POLED sono tanti. Staremo a vedere.
E proprio come il Moto 360, anche il G Watch R disporrà di un sensore per il battito cardiaco, di un giroscopio, di un accelerometro, di una bussola e di un barometro.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso
Insomma, il discorso è chiaro: Motorola ha perso. Di nuovo, e questa volta l'ha fatto due volte. In primis perché ha temporeggiato troppo nella commercializzazione del suo Moto 360, che se fosse uscito solo un mese prima avrebbe fatto il boom e sarebbe stato ricordato nella storia come il primo esemplare di una nuova generazione di smartwatch; in secondo luogo perché ha praticamente spianato la strada ad LG, animando l'attesa degli appassionati e creando hype sul primo smartwatch al mondo a essere dotato di un display rotondo, che a quanto pare però, sarà proprio quello prodotto dall'azienda sudcoreana.