Ampiamente anticipato da rumor, video ed immagini rubate, il nuovo top di gamma di HTC è stato presentato al grande pubblico con un evento in contemporanea tra New York, Londra e Milano. L'azienda taiwanese vuole bissare il successo del suo precedente top di gamma, presentando un dispositivo che ne segue il trend di design e di materiali, ma che integra diverse funzionalità molto interessanti.
Dopo le presentazioni ufficiali del Desire 816 e del Desire 610, che abbiamo avuto l'occasione di vedere al Mobile World Congress di Barcellona e che rappresentano de-facto due dispositivi mid-market, l'HTC One M8 vuole inserirsi di prepotenza nella fascia alta di mercato, con la speranza di riuscire (almeno quest'anno) a rubare a competitor come Sony con il suo Xperia Z2, Samsung con il suo Galaxy S5 e la stessa Apple con l'atteso iPhone 6, quella fascia di utenza che non si accontenta di avere uno smartphone con il quale navigare e comunicare, ma che vuole il top sia per quanto riguarda i materiali di produzione che per quanto riguarda le caratteristiche hardware.
L'arma principale dell'HTC One M8 è senza dubbio il design, di certo fra i migliori disponibili attualmente nel mercato, caratterizzato – come di consueto – da una scocca unibody in alluminio e da rifiniture ben realizzate, e che nasconde un processore Snapdragon 801 da 2,3 GHz con 2GB di ram (si, ancora due gigabyte) ed una batteria da soli 2600 mAh, che secondo l'azienda durerà circa il 60% in più rispetto al modello precedente grazie ad una gestione delle risorse energetiche tutta nuova e l'integrazione della modalità Extreme Power Saving.
Non mancano i due altoparlanti BoomSound stereofonici, ormai firma dell'azienda, che sull'M8 risultano più potenti del 25 percento e che sono affiancati da un processore in grado di analizzare il suono riprodotto e di equalizzarlo automaticamente: il risultato è un volume di riproduzione in realtà più elevato, ma anche molto pulito e senza distorsioni di sorta.
DOPPIA FOTOCAMERA, MA SENZA 4K – I riflettori di appassionati ed esperti di tutto il mondo sono da qualche mese puntati sulla doppia fotocamera del nuovo smartphone di HTC, che a quanto pare ha voluto puntare (ancora una volta) sulla tecnologia Ultrapixel (in grado di catturare il 300% di luce in più rispetto ad un sensore tradizionale), confermando la risoluzione del sensore (da quattro megapixel), ma integrandolo con una serie di funzionalità, come la messa a fuoco selettiva post scatto, gli effetti speciali 3D ed il Dimension Plus per cambiare angolazione di ripresa, e puntando più sulla gestione dello scatto (in grado di mettere a fuoco in 0,3 secondi proprio come il Galaxy S5, ma che dagli scatti di prova che abbiamo realizzato di certo non è ancora bene ottimizzata) che sulla dimensione reale della fotografia in termini di risoluzione.
Un'idea molto probabilmente troppo ambiziosa, che l'utente medio difficilmente apprezzerà, e che in un certo senso potrebbe rappresentare l'unico vero tallone d'Achille di un dispositivo che si conferma uno dei migliori (se non il migliore) attualmente disponibili sul mercato.
Quello relativo alla risoluzione non è l'unico compromesso che comporta il sensore Ultrapixel: sul nuovo top di gamma dell'azienda taiwanese la registrazione dei video continua ad avere una risoluzione massima di 1080p. Niente Ultra HD 4K, a differenza di quanto accade con lo Z2 di Sony e l'S5 di Samsung.
SESTO SENSO – Il gioco di parole utilizzato dall'azienda proprio durante la presentazione introduce la nuova versione della Sense, l'interfaccia grafica con la quale HTC personalizza i suoi dispositivi Android, che nel 2014 arriva alla sua sesta release e risulta ancora più matura.
Grazie al display che diventa da 5" (FullHD con 441 pixel per pollice) il design flat e pulito della nuova GUI di HTC si fa subito notare ed è molto intuitivo, al punto da dare la sensazione di aver sempre utilizzato anche le due nuove funzionalità principali introdotte con la Sense 6: lo Smart Sensor Hub, in cui è stata integrata per la prima volta l'applicazione di Fitbit, ed il Motion Launch, una serie di controlli che sfruttando i sensori di movimento integrati nel dispositivo permetteranno di interagire con lo smartphone senza dover fisicamente toccare il device.
"Sono orgoglioso di presentare lo smartphone più intuitivo e tecnologicamente avanzato che l'industria abbia visto finora", sono queste le parole che Peter Chou, CEO di HTC, ha esclamato a voce alta quando ha tolto i veli sul nuovo smartphone. Un dispositivo senza ombra di dubbio molto interessante e con delle grandissime potenzialità, che sarà disponibile in tre colorazioni (Nero, Silver ed Oro) negli Stati Uniti a partire dal 10 Aprile (guarda caso giusto un giorno prima del lancio ufficiale del Galaxy S5), ma che arriverà in Italia entro la fine di Aprile al prezzo di 729 euro.
Che il produttore taiwanese punti sul nuovo One M8 è indubbio ed a dirlo, oltre che ai bassi profitti del 2013 che impongono una risalita nel più breve tempo possibile, è la strategia di marketing adottata mesi prima la presentazione ufficiale: il rischio di ripetere gli errori degli anni passati è evidente e le speranze sono – ancora una volta – che anche con il nuovo One M8, HTC non si trovi nella situazione di aver prodotto forse il miglior dispositivo Android disponibile nel mercato, ma che nessuno lo conosca.