Dopo una lunga fase di test, alla quale è succeduto un graduale rollout avvenuto prima per gli utenti statunitensi, il dinosauro per la privacy su Facebook è disponibile anche in Italia. Il simpatico pachiderma, da molti già definito Privacysauro, ha lo scopo di spingere gli utenti a effettuare, almeno una volta, il Privacy Checkup una procedura il cui scopo è quello di far pubblicare i contenuti con più consapevolezza, evidenziando agli utenti del social network con che tipologia di persone stanno condividendo un determinato post, e per dar loro la facoltà di modificare velocemente le impostazioni di condivisione.
La novità è già disponibile per la gran parte degli utenti italiani, ed è accessibile cliccando l'icona presente sulla barra in alto del social network, dalla quale già da tempo si possono modificare le impostazioni sulla privacy: forte di un'interfaccia grafica molto user friendly, l'animaletto blu seguirà gli utenti in tre step principali, con i quali l'oltre miliardo e mezzo di persone iscritte al social network non solo avrà la possibilità di controllare quali persone possono visualizzare i propri aggiornamenti di stato, ma potranno tenere sotto controllo anche le attività delle applicazioni e l'accesso alle informazioni personali del proprio profilo, come la data di nascita, l'istruzione, lo stato sentimentale e molto altro.
"Questo aggiornamento conferma il nostro impegno nell'offrire alle persone strumenti per un maggiore controllo sui propri contenuti e sulle modalità di condivisione, per garantire un utilizzo sempre più sicuro del social network"– spiega il social network – "Terremo conto del riscontro che le persone daranno sul nuovo strumento, con l'obiettivo di migliorarlo nel corso del tempo".
Di certo non si può dire che un pupazzetto blu aumenterà la privacy nel social network di Mark Zuckerberg, ma è già un grande passo in avanti, che unito alla messa in pratica di una serie di consigli dei quali abbiamo parlato qualche tempo fa, potrebbe sicuramente aiutare gli utenti a iniziare a vivere i social network con cognizione di causa, in modo da rendersi conto che più si va avanti nel tempo maggiore sarà l’importanza che bisognerà dare alla propria privacy e ai propri dati personali.