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Opinioni

Facebook Paper, le motivazioni ed i rischi del nuovo aggregatore di notizie di Zuckerberg

Dopo anni di sperimentazioni, modifiche e riprogettazioni, Facebook è pronta a lanciare il suo aggregatore automatico di notizie. Si chiamerà Paper, non avrà come fonti solo le testate giornalistiche, e farà tremare gli editori di tutto il mondo.
A cura di Dario Caliendo
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Facebook segue la scia di Yahoo! e si prepara a lanciare il suo nuovo aggregatore di notizie. Si chiamerà Paper e, seguendo il trend aperto da Marissa Mayer con il suo Digest, è stato studiato e sviluppato per offrire gratuitamente ai propri utenti un servizio tramite il quale il social network porterà l'informazione nelle Timeline e negli smartphone di tutto il mondo.

Anticipato dal sito Re/code, Facebook Paper potrebbe essere disponibile addirittura entro la fine di questo mese, e proporrà singolarmente ad ogni utente una serie di notizie studiate ed organizzate su misura, la cui fonte non saranno esclusivamente i siti di informazione online (resta da capire quali di questi siti verranno presi in considerazione), ma anche gli status dei propri amici sulla piattaforma sociale, utilizzando un'interfaccia grafica simile a quella di un quotidiano cartaceo. Una struttura che ha subito fatto venire in mente Flipboard.

Grazie ad un nuovo algoritmo introdotto lo scorso dicembre (attualmente attivo solo per un numero limitato di utenti), il News Feed ha iniziato a filtrare le notizie, dando priorità a contenuti di "alta qualità" che potrebbero interessare agli utenti. Nello stesso tempo Facebook vuole ostacolare la diffusione delle immagini poco importanti, come quelle che raffigurano i meme e tutti gli altri contenuti a scarso contenuto informativo: il rischio che, a pochi mesi dalla nascita, Paper diventi un Tabloid da quattro soldi, ricco di immagini e notizie di scarsa qualità è altissimo.

E' indubbio che gli utenti utilizzino il social network per condividere, connettersi e per aggiornarsi sulle ultime news: nell'ultimo anno sempre più persone hanno trovato le notizie su Facebook, facendo aumentare di oltre il 170% il traffico proveniente dalla piattaforma sociale per i siti di media. Considerando questo importantissimo fattore, l'azienda sta prestando una maggiore attenzione nel trovare un modo di dare rilevanza a chi produce contenuti di qualità, con un grande fattore di interazione. In soldoni, a breve gli utenti del social network potrebbero iniziare a notare nella Timeline, una quantità maggiore di collegamenti a notizie.

"Le nostre indagini indicano che in media la gente preferisce collegamenti ad articoli di qualità su eventi attuali, sulla squadra del cuore o su interessi condivisi. Molto presto faremo un lavoro migliore nella distinzione tra un articolo di alta qualità su un sito web rispetto ad un meme fotografico ospitato su un sito esterno al social network"

Oltre a dare priorità alla diffusione di articoli di notizie, Facebook ha inoltre introdotto gli articoli correlati, una novità che offre ai lettori la possibilità di leggere altri contenuti simili a quelli appena letti.

La parola d'ordine resta pubblicità. Lo scorso anno, quando Zuckerberg presentò una nuova versione del News Feed, fu chiaro a tutti che la nuova interfaccia grafica era studiata nei minimi particolari per veicolare delle campagne pubblicitarie ancora più efficaci, spinte dalla diffusione di contenuti video ed immagini visualizzate con un formato più grande, quindi ancora più rilevanti, che avrebbero portato ad una conversione maggiore. In soldoni: più soldi per l'azienda, più brainstorming per gli utenti che ormai non possono più fare a meno della piattaforma.

Brainstorming che potrebbe arrivare anche con Paper, la cui architettura e funzionamento sono ben diversi dal nuovo News Feed, ma che potrebbero aiutare a realizzare quello che Zuck dichiara come il sui più grande sogno: trasformare Facebook nel "migliore giornale personalizzato al mondo". Chissà perché.

PROJECT READER – Nato nel 2011 dall'acquisizione di Push Pop Press, una startup specializzata in un software per la pubblicazione digitale di libri e riviste, Facebook Papers fa parte di un progetto molto più vasto con il quale gli sviluppatori del social network vogliono provare ad rivoluzionare il News Feed, inserendo gradualmente alcuni contenuti fruibili a tutti gli utenti, selezionati e realizzati automaticamente con un algoritmo in grado di aggregare le notizie più importanti e gli stati dei propri amici. L'intero progetto è conosciuto come Project Reader ed è stato ideato da Chirs Cox, il Vicepresidente dell'azienda.

Come accade in genere alle diverse iniziative che intraprende il social network di Zuck, anche il Project Reader è nato anni fa, come una vera e propria rivoluzione del concetto stesso del News Feed, ma dopo numerose posticipazioni e restyling dell'interfaccia grafica della piattaforma, il progetto è stato suddiviso in diverse sezioni. Il motivo principale del ritardo di Paper, è racchiuso nella riprogettazione del News Feed avvenuta lo scorso Marzo: una svolta per il social network, alla quale (ancora una volta) ha partecipato Cox, con l'intervento di Mark Zuckerberg.

APP MOBILE E WEB – Facebook Paper potrebbe essere un servizio integrato nella versione web del social network (che poi si riadatterebbe a quella per dispositivi mobili), oppure una vera e propria applicazione mobile. Una novità che farebbe tremare servizi come Flipboard e Pulse, e che, forte dell'oltre miliardo di utenti che giornalmente si connettono alla piattaforma, sembra una risposta diretta a Yahoo! ed il suo Digest.

Una responsabilità non indifferente per Zuck che, considerando il traffico e la velocità con la quale le notizie viaggiano nella rete sociale, potrebbe ritrovarsi ad essere il nodo centrale della nuova diffusione dell'informazione sul web, un'informazione fatta da siti e testate giornalistiche di diverse culture ed orientamenti politici, che avranno senza dubbio una priorità diversa nell'algoritmo studiato dagli sviluppatori del social network, con l'incombente rischio di dare ancora più visibilità alle voci già forti, a discapito di quelle indipendenti.

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