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Facebook Slingshot, in arrivo l’app concorrente di Snapchat e Blink

Zuckerberg sarebbe ormai pronto a lanciare la sua nuova applicazione: si chiamerà Slingshot e rappresenterà un ulteriore tentativo di ingresso del social network più diffuso al mondo, nel settore dei messaggi diretti protetti, un mercato in netta crescita e molto apprezzato soprattutto dai più giovani.
A cura di Dario Caliendo
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A pochi giorni dall'acquisizione di Blink da parte di Yahoo! e a sei mesi dal vano tentativo di acquisire Snapchat, Facebook ci riprova e da il via allo sviluppo di una nuova applicazione per la messaggistica istantanea: si chiamerà Slingshot, darà la possibilità agli utenti di inviare e ricevere messaggi contenenti video, testo o immagini, i cui contenuti verranno eliminati automaticamente dopo una manciata di secondi, e rappresenta un ulteriore tentativo di ingresso del social network più diffuso al mondo, nel settore dei messaggi diretti protetti, un mercato in netta crescita e molto apprezzato soprattutto dai più giovani.

Slingshot non è il primo tentativo di Facebook nel creare una propria versione di Snapchat. Nel 2012 il social network pubblicò Poke, un'applicazione scritta proprio da Mark Zuckerberg che permetteva l'invio e la ricezione di messaggi autodistruggenti che, ironia della sorte, ha finito proprio per autodistruggersi: dopo circa due anni dalla prima relase pubblica infatti, Poke è stata rimossa dall'App Store, assieme a Facebook Camera, un'applicazione pubblicata dal colosso di Menlo Park prima dell'acquisizione di Instagram, che rappresentava l'alternativa targata Facebook per la condivisione delle immagini.

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Non si hanno ancora notizie ufficiali circa le caratteristiche di Slingshot e della data di rilascio negli Store digitali di Google e Apple, ciò che è certo è che con tutta la pubblicità negativa che ha ricevuto negli ultimi tempi Snapchat, c'è sicuramente spazio per concorrenti più grandi e strutturati, in grado di garantire una maggiore sicurezza anche in termini di privacy.

Sembra essersene accorta anche Marissa Mayer che la scorsa settimana ha acquisito Blink, un’applicazione per iPhone, iPad e Anrdoid molto simile alla più famosa Snapchat, di cui fa parte anche Kevin Stephen (ex di Google, YouTube e Apple), che sostanzialmente permette di effettuare conversazioni nelle quali è possibile condividere messaggi di testo, immagini e video, che si autodistruggono dopo la visualizzazione: a differenza della strategia di acquisizione intrapresa dal network di Zuck negli ultimi tempi però, l'azienda capitanata dalla Mayer ha deciso di chiudere totalmente la piattaforma e integrarne il team in un gruppo di persone che tratta di smart comunication.

Siamo solo agli inizi. Quello della messaggistica istantanea è un settore in forte crescita, che a quanto pare continua a stuzzicare l’interesse dei top manager del web, che vorrebbero riuscire a “mettere le mani” anche su quel flusso d’utenza sempre più numerosa, che parallelamente ai social network sta iniziando ad apprezzare questa tipologia di applicazioni, soprattutto per la maggiore privacy che le caratterizza.

Un argomento, quello della privacy, a cuore soprattutto ai più giovani, che non saranno di certo rimasti con il sorriso sulle labbra quando l’azienda capitanata da Evan Spiegel ha dovuto ammettere che gli oltre quattrocento milioni di contenuti scambiati giornalmente tramite Snapchat, in realtà non si eliminano definitivamente dai server della piattaforma, a differenza di quanto promette l’applicazione a tutti i suoi utenti. Ne condivideremo delle belle.

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