Ogni giorno passiamo 50 minuti della nostra vita su Facebook. Vi sembra un lasso di tempo tutto sommato limitato? Pensateci bene: abbiamo a nostra disposizione 24 ore al giorno ma dormiamo mediamente 8 ore, quindi 1/16 della nostra giornata è passato a navigare all'interno del social network di Zuckerberg. Facebook si prende così il secondo posto delle attività di svago che ci rubano più tempo, dopo la televisione (2,8 ore) ma prima della lettura (19 minuti), dell'esercizio fisico (17 minuti) e degli eventi sociali (4 minuti).
Il tempo passato sul portale si avvicina persino a quello speso mangiando i pasti quotidiani: 1,07 ore, di appena 17 minuti superiore. "Se ci pensi, 50 minuti è davvero un lasso di tempo enorme" ha commentato Ken Sena, analista di piattaforme online. "Solitamente quando la base d'utenza di una piattaforma cresce, il tempo passato sul portale diminuisce perché molte persone non sono attive". Su Facebook, invece, gli utenti sono sempre più attivi e il tempo di utilizzo non fa altro che aumentare: nel 2014 era di 40 minuti al giorno.
Il dato, che nell'annuncio dei risultati trimestrali è stato quasi messo da parte, è in realtà estremamente importante per l'azienda di Menlo Park. Perché un maggiore tempo passato sul sito, di fatto, consente a Facebook di aumentare il numero di visualizzazioni che il social può vendere. Anche per questo i ricavi sono schizzati alle stelle, arrivando a 5,3 miliardi di dollari. Ma più tempo significa anche più dati personali messi nelle mani di Facebook, che può apprendere nuovi elementi sulle nostre abitudini e su ciò che ci piace. L'obiettivo? Targhettizzare meglio gli annunci pubblicitari.
Se pensate che 50 minuti sia comunque un tempo ragionevole, pensate che la realtà più vicina al social network è YouTube con "soli" 17 minuti al giorno registrati da comScore. Meno della metà dei 35 minuti al giorno associati da comScore all'utilizzo di Facebook, un tempo minore che però va a caratterizzare solo gli utenti statunitensi. E gli altri social network? Su LinkedIn si passano 2 minuti al giorno e su Twitter solo 1 minuto, numeri decisamente lontani dal primato di Zuckerberg. Resta però il mistero su cosa venga sacrificato nel corso della giornata per consentire a Facebook di ottenere la nostra attenzione. Il lavoro, lo studio o il tempo libero? Probabilmente la risposta coinvolge tutti questi momenti: se da un lato è infatti vero che anche sul lavoro siamo portati ad aprire l'homepage del social, dall'altro lo è altrettanto il fatto che attraverso lo smartphone possiamo accedere al portale un po' ovunque, mentre aspettiamo un appuntamento o mentre percorriamo un percorso sui mezzi pubblici.
