La moda che con un semplice tweet ha conquistato politici e persone dello spettacolo in tutto il mondo si avvia verso una nuova frontiera. Dopo essersi aggiudicata un posto nell'Oxford Dictionary e dopo un'intera sezione dedicata nell'App Store, la Selfie (la versione digitale dell'autoscatto, per intenderci) si trasforma e diventa un vero e proprio social network: si chiama Facefeed ed è un'applicazione per iOS che da vita ad una piattaforma sociale "casuale", con la quale ci si potrù mettere in contatto con sconosciuti, semplicemente inviando la propria immagine scattata al volo.
NULLA DI PIU' SEMPLICE – Per far parte della piattaforma fotografica non servono registrazioni, sarà semplicemente necessario inserire il proprio nome, la propria età, il proprio sesso e decidere se si vuole entrare in contatto solo con uomini, donne o entrambi i sessi. Effettuata questa veloce procedura iniziale sarè necessario inquadrarsi, sorridere e scattare il proprio autoscatto tramite la fotocamera frontale dello smartphone.
Si potranno scambiare brevi messaggi di testo allegati alle selfie, ed inoltre sarà possibile aggiungere come amico un determinato utente, oppure bloccarlo nel caso in cui abbia inviato dei contenuti non apprezzati.
“E’ come un gigantesco party: quando incontriamo qualcuno, guardiamo innanzitutto il suo volto e la prima impressione è fondamentale per entrare in empatia con l’altro” – racconta il creatore Ben Cera – “Il fascino voyeuristico degli sconosciuti nel giro di poche settimane ha spinto migliaia di persone a scaricare Facefeed”.
Lo sviluppatore dell'app inoltre rassicura gli utenti eliminando totalmente il pericolo di ricevere contenuti non appropriati: grazie ad un algoritmo del tutto automatizzato saranno filtrate tutte le foto inviate tramite la piattaforma e verranno eliminate quelle non desiderate.
Insomma, Facefeed da il via ad un veloce e diverte scambio di selfie, e più persone decideranno di chattare con un determinato utente, più punti accumulerà per salire in cima alla classifica di popolarità.