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Vodafone, TIM e Wind, ricarichi 10 euro ma te ne ritrovi 9: stop alla pratica illecita

La delibera dell’Autorità garante delle comunicazioni definisce questo tipo di attività illecita, diffidando i tre operatori dal continuare a proporre questa tipologia di ricarica che sottrae un euro ed è assimilabile alle tariffe a 28 giorni: si tratta di pratiche per aumentare i ricavi ai danni degli utenti.
A cura di Marco Paretti
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Smartphone ansia stress

Con una ricarica da 5 o da 10 euro ci si ritrova un traffico pari a 4 o 9 euro, con un euro perso nel processo. È la novità che tutti i principali operatori italiani – TIM, Vodafone e Wind – hanno introdotto nel corso delle ultime settimane e che ha portato a numerose proteste da parte degli utenti. La "scusa" è che quell'euro sottratto viene ripagato con dei bonus offerti dagli operatori, come giga aggiuntivi o chiamate gratuite. Ma non a tutti interessano. Così, anche per il fatto che le ricariche normali non si trovano più in tabaccai ed edicole, gli utenti sono andati in rivolta, spingendo Agcom ad analizzare la situazione e a deliberare, nella giornata di oggi, contro questa nuova pratica.

La delibera dell'Autorità garante delle comunicazioni definisce questo tipo di attività illecita, diffidando i tre operatori dal continuare a proporre questa tipologia di ricarica che sottrae un euro ed è assimilabile alle tariffe a 28 giorni: si tratta di pratiche per aumentare i ricavi ai danni degli utenti. Peraltro in questo caso, come sottolinea l'Agcom, si vanno a colpire gli utenti più deboli, cioè quelli che viaggiano su piccoli tagli di ricarica che quindi saranno probabilmente studenti o persone in difficoltà economica.

"Nel corso dell'istruttoria, è stato accertato che le ricariche standard da 5 e 10 euro non sono più disponibili presso i rivenditori autorizzati" spiega l'Agcom in una nota. "Da ciò consegue che l'utente che si rivolge a tali canali di vendita per richiedere uno dei tali tagli di ricarica è costretto a ricorrere alla ricarica inferiore o a scegliere tagli di ricarica di importi superiori". A finire nel mirino dell'autorità sono la Giga Ricarica di Vodafone, la Ricarica+ di Tim  e la Ricarica Special di Wind 3. "Il tenore delle segnalazioni ricevute, sia da parte di singoli utenti che tramite le Associazioni di consumatori sopra menzionate, conferma l'assoluta inconsapevolezza degli utenti circa l'attivazione dell'offerta in luogo di una semplice ricarica" continua l'Agcom, sottolineando la scarsa trasparenza degli operatori in questa operazione.

L'autorità ha dato alle tre aziende 30 giorni per bloccare questa pratica, chiedendo a tutti di procedere "ad adottare modalità di ricarica che non comportino necessariamente, per determinati tagli, la contestuale attivazione di pacchetti o opzioni tariffarie, così da rendere evitabile, per quegli stessi tagli, tale attivazione e superare al contempo la possibile confusione tra le operazioni di ricarica e l'acquisto di pacchetti o offerte commerciali". Vodafone ha già spiegato che "a partire da gennaio 2020 reintrodurrà i tagli di ricarica da 5 e da 10 euro, con solo traffico telefonico, presso i tabaccai, bar, edicole e ricevitorie". L'operatore aggiunge poi che "i tagli di ricarica da 5€ e da 10€ con solo traffico telefonico sono sempre rimasti disponibili presso i negozi Vodafone, online e attraverso l’app, equando è stato lanciato il prodotto Giga Ricarica sono stati inviati SMS informativi a tutti i clienti che avevano effettuato una ricarica nei canali in cui è stato introdotto".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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