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Freedom of Information Act, arriva la legge sulla trasparenza della PA

Oggi il Consiglio dei ministri approverà il Foia, o Freedom of Information Act, con il quale anche l’Italia avrà la sua legge sulla trasparenza della PA.
A cura di Marco Paretti
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Marianna Madia pin unico spid

Oggi il Consiglio dei ministri approverà il Foia, o Freedom of Information Act, con il quale anche l'Italia avrà la sua legge sulla trasparenza della PA. Un'approvazione che arriva in estremo ritardo rispetto a molti altri paesi del mondo, ma che consentirà ai cittadini di richiedere informazioni e documenti alla Pubblica amministrazione senza dover fornire giustificazioni o motivazioni. "Dalla necessità al diritto di conoscere", così viene definito il cambiamento portato dal decreto nei paesi che lo adottano: ad oggi sono 90 nazioni, tra cui gli Usa e la Svezia, che lo hanno approvato rispettivamente nel 1966 e nel 1766. Il progetto, inserito all'interno della riforma della PA spinta dal Ministro Marianna Madia – la cosiddetta Riforma Madia – consentirà ai cittadini di accedere ai dati in possesso della Pubblica Amministrazione, come indicato dall'art. 7 della legge 124/2015.

Del Foia se ne parla ormai dal 2015, ma a causa di diversi ritardi è approdato al Consiglio dei ministri solo oggi attraverso un testo presentato inizialmente lo scorso 20 gennaio. Documento corretto profondamente nel corso degli ultimi mesi, grazie anche alle azioni del network di associazioni Foia4italy, che prima ha proposto una petizione in grado di raccogliere 88.000 firme e poi è stata coinvolta direttamente nel processo burocratico di revisione. Così si è arrivati a modifiche importanti del decreto, come l'eliminazione del rifiuto automatico della domanda di accesso ai dati se la PA non risponde entro un mese e la creazione di un'alternativa al ricorso al Tar, estremamente oneroso, nel caso in cui il rifiuto venga considerato ingiusto dal cittadino.

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Non solo, perché ora il decreto prevede che le richieste siano gratuite e da inviare online o attraverso un apposito sportello unico. La legge prevede inoltre la creazione di un Osservatorio per tenere sotto controllo l'applicazione del decreto e fornisce all'Autorità anticorruzione di Cantone la possibilità di rispondere alle richieste con una serie di informazioni riassuntive e non con la pubblicazione di tutti i dati. Non mancano però i punti critici, come l'assenza di eventuali sanzioni da applicare alle amministrazioni che non rispondono alle richieste dei cittadini.

Le eccezioni rappresentano poi le problematiche principali di questa proposta, definite "o troppo ambigue o troppo vaghe o troppo ampie" dagli esperti, che comunque considerano l'approvazione del Foia un risultato positivo per il paese. Chiaramente il decreto protegge gli interessi economici, impedendo di ottenere informazioni in merito al diritto d'autore, alla proprietà intellettuale e ai segreti commerciali, come i bandi degli appalti. Lo stesso vale per tutto ciò che ricade nella sicurezza nazionale e nei segreti di stato: inaccessibili, a differenza di quanto successo, per esempio, negli Stati Uniti con la corrispondenza privata di Hillary Clinton, divulgata dai giornalisti impugnando proprio il Freedom of Information Act.

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"Con il Foia puoi sapere a che punto sono i piani per gli asili nido del tuo comune, ma anche dove sono gli investimenti promessi per contrastare la violenza domestica e avere dati certi sulla situazione sanitaria nella tua zona. Puoi sapere quanti sono davvero gli esodati; conoscere finanziamenti, incarichi e conflitti di interessi di eletti e dirigenti pubblici" si legge sul sito di Foia4italy. "Con il Foia potresti scoprire la corruzione che si cela dietro a un appalto prima che sia troppo tardi, per evitare gli enormi sprechi e ritardi che abbiamo visto negli ultimi anni. Ma più semplicemente, il Foia ti serve quando vuoi sapere a che punto è la tua richiesta di visita specialistica all'ospedale o quando non sai perché il tuo permesso di soggiorno tarda a essere rinnovato". Ma, come dimostrato anche dalle inchieste statunitensi, il Foia si rende elemento fondamentale per portare avanti indagini giornalistiche altrimenti impossibili.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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