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Groupon rivede i propri risultati in negativo, la SEC indaga

Il noto sito di couponing ha depositato un documento di regolazione dei propri risultati finanziari a causa di una “debolezza materiale” relativa ad alcune voci di bilancio. L’azienda ha garantito che chiarirà la natura degli errori ma intanto il titolo crolla e la SEC avvia indagini preliminari.
A cura di Angelo Marra
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Non è certo un periodo fortunato quello che sta attraversando Groupon, il servizio di couponing online che ormai risulta più celebre per le sue disavventure (e per quelle dei suoi clienti) piuttosto che per i servizi offerti. Le associazioni sono sul piede di guerra, con una sfilza di class action portate avanti dai consumatori, stanchi di beni non consegnati oppure giunti con imperdonabile ritardo. Sono nati perfino gruppi su Facebook che riuniscono i clienti insoddisfatti dove gli utenti promuovono azioni collettive di richieste di rimborsi e così via e la faccenda è finita perfino in tv con tanto di servizio di Striscia la Notizia.

L'azienda ha chiuso il bilancio dello scorso anno con un buco di 43 milioni di dollari e il titolo ha perso 11 punti percentuali in un solo giorno, al momento della pubblicazione dei dati. I guai però sono tutt'altro che conclusi; non solo Groupon ha dovuto rivedere i propri conti ancora più in ribasso a causa di alcuni errori nella contabilità, ma l'operazione non ha mancato di destare l'attenzione della SEC che ha avviato subito indagini preliminari. Il problema è nato qualche giorno fa quando la società ha presentato alcuni documenti di regolazione del proprio bilancio, assicurando di essersi affidata ad un'azienda di revisione contabile per scoprire la natura degli errori. Fatto sta che ai 43 milioni in rosso se ne sono aggiunti altri 22, non proprio bruscolini, facendo perdere in totale circa 12 centesimi per ogni singola azione.

La faccenda però ha attirato l'attenzione della Securities and Exchange Commission che ha avviato subito un'indagine preliminare sui conti di Groupon. Non è la prima volta che l'organo di vigilanza di Wall Street si interessa al sito; già in occasione del lancio della Ipo la Sec richiamò ben due volte l'azienda per alcuni errori procedurali. In questo caso non è stata ancora presa la decisione ufficiale di aprire un fascicolo sul sito di offerte speciali, quel che è certo è che la notizia, insieme a quella della revisione dei bilanci, ha contribuito ad affossare ulteriormente il titolo dell'azienda, facendo perdere agli investitori circa il 17% del valore di ogni azione.

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