La domanda è semplice: come si fa a bissare il successo di uno smartphone pluripremiato che, a un anno di distanza dalla sua presentazione ufficiale, continua a ricevere consensi ed apprezzamenti? E' questa la domanda principale con la quale gli ingegneri ed i progettisti di HTC hanno dovuto fare i conti quando hanno iniziato i lavori sul nuovo HTC One M8, uno smartphone che fa del design il suo punto forte, ma che quest'anno introduce una serie di nuove funzionalità davvero molto interessanti.
Parliamoci chiaro, nel 2014 i top di gamma Android sono tecnicamente quasi tutti uguali. Almeno sotto il cofano. Le caratteristiche hardware dei dispositivi presentati negli ultimi mesi dalle più importanti aziende produttrici di dispositivi mobili, eccetto qualche piccola differenza (che nella maggior parte dei casi risiede nella fotocamera) sono praticamente equivalenti tra loro e gli utenti ormai sono maturi abbastanza da riuscire a capire che oltre le specifiche tecniche, nell'acquisto del proprio smartphone – che si spera abbia almeno un anno di vita – c'è un altro fattore da considerare. Un fattore meno razionale, meno tangibile. Un fattore che però imprime nella memoria il primo momento in cui si è utilizzato il proprio dispositivo preferito. Un fattore composto da un mix di attesa, aspettative, feeling di utilizzo e soddisfazione.
Quando, l'anno scorso, ho avuto la fortuna di essere uno dei primi possessori in Italia della prima generazione di HTC One, me ne sono innamorato. Oltre a rappresentare un netto cambio di direzione dell'azienda taiwanese, il One (M7) è stato un dispositivo rivoluzionario sotto diversi punti di vista. Non si era mai visto uno smartphone Android con un design e materiali di costruzione di una qualità così elevata e con la quinta versione della Sense, presentata l'anno scorso assieme allo smartphone, gli sviluppatori dell'azienda hanno fatto dei passi da gigante anche in termini di interfaccia grafica.
Ma il One (M7) non era perfetto. Le performance di certo non erano al top nella categoria, nonostante i materiali di costruzione fossero di ottima qualità, il dispositivo era molto delicato e poco resistente agli urti e la prima fotocamera Ultrapixel non è stata apprezzata da tutti gli utenti.
Il modello di quest'anno, il One (M8), continua il trend di design introdotto dall'azienda nel 2013, ma grazie ad alcune migliorie e nuove funzionalità dovrebbe rappresentare la naturale evoluzione del modello precedente, risultando molto più solido, potente e longevo. Ci riuscirà?
Caratteristiche tecniche e design
E' indubbio che già la produzione del primo One (M7) fosse complicata. Realizzare uno smartphone solido, in alluminio, nel quale inserire rifiniture plastiche, display ed un sistema di speaker stereofonici non è un processo semplice, ma HTC ci è riuscita, anche bene, e con il nuovo HTC One (M8) è davvero chiaro che l'azienda abbia imparato molto dalla precedente esperienza, ottimizzando il processo produttivo in alcuni piccoli particolari.
L'HTC One (M8) rappresenta il primo dispositivo Android realmente realizzato con una scocca in alluminio unibody (il modello del 2013 in realtà utilizzava una cornice in plastica che, in termini di materiali costruttivi, interrompeva la continuità di realizzazione) e, come naturale evoluzione del modello precedente, è indubbiamente il dispositivo con il miglior look-and-feel mai realizzato dall'azienda.
Caratterizzato da dimensioni sensibilmente maggiori rispetto al modello precedente, il nuovo One (M8) è più alto di circa un centimetro e più largo di pochi millimetri: un cambiamento molto importante, che risulterà più scomodo nell'utilizzo con una mano soprattutto nel caso in cui si debba pigiare il tasto d'accensione (posto in alto a destra) praticamente impossibile da raggiungere con comodità. Fortunatamente però, con le novità software introdotte da HTC, il tasto d'accensione del telefono sarà utilizzato sensibilmente meno. Ma di questo ne parleremo a breve.
Il design del nuovo HTC segue quello introdotto un anno fa con il primo One ma, grazie alla nuova tecnica produttiva dello smartphone, è stato ottimizzato in alcuni aspetti e risulta molto più delicato e curato nella realizzazione, grazie a curve dolci e alla continuità dei materiali.
Lo schermo da 5" che copre la parte anteriore del dispositivo, è un Super LCD 3 con una risoluzione Full HD di 1920×1080 caratterizzato da un'ottima saturazione ed una fantastica visibilità all'aperto. Il tutto è stato possibile grazie ad una forte polarizzazione del pannello in vetro, un Gorilla Glass 3, che ne rende però praticamente impossibile l'utilizzo nel caso in cui si indossino occhiali da sole polarizzati: un problema passato inosservato da molti, che ho riscontrato su tutti i top di gamma più recenti, ma che rappresenta una pecca davvero molto importante nell'utilizzo di tutti i giorni.
Disponibile in tre colorazioni (grigio scuro, silver ed oro), l'arma segreta del nuovo One (M8) è senza subbio il design, al quale purtroppo le fotografie non rendono giustizia. Per capire quanto sia ben realizzato e curato in ogni minimo particolare il nuovo smartphone di HTC, è necessario utilizzarlo con mano e ci si renderà conto che l'azienda è riuscita a migliorare sensibilmente il dispositivo, rendendolo molto più comodo nell'utilizzo e senza dubbio donandogli un feeling mai visto fino ad ora, neppure con l'iPhone di Apple: le sponde metalliche curve e gli angoli arrotondati trasformano totalmente la sensazione che si ha quanto si utilizza lo smartphone e rendono senza ombra di dubbio obsoleti il design ed i materiali di realizzazione del modello precedente e di tutti gli altri top di gamma disponibili in commercio.
Proprio come ci si aspetterebbe, il nuovo One (M8) utilizza il nuovo processore Qualcomm Snapdragon 801 (MSM8974AB) che, nella maggior parte dei mercati, lavorerà ad una frequenza di 2,3 GHz. In Cina ed in alcune zone dell'Asia però, sarà commercializzata una versione dotata di una CPU leggermente più veloce: il Qualcomm Snapdragon 801 da 2,5 GHz (MSM8974AC) che troviamo anche nel Galaxy S5 di Samsung. A prescindere delle motivazioni che hanno spinto l'azienda a produrre due dispositivi, in molti storceranno il naso per queste (piccolissime) differenze hardware, ma 200 MHz di certo non migliorerebbero la vita di nessuno.
Indifferente dalla frequenza del processore, il nuovo smartphone dell'azienda sarà dotato di 2 GB di Ram (avete letto bene, ancora due e non tre) e 16 GB di memoria interna: non saranno prodotte le versioni da 32GB e da 64GB, ma sarà possibile espandere lo storage interno tramite l'utilizzo di schede di memoria microSD fino a 128 GB.
BoomSound, ma niente Beats Audio
Con il 2014 HTC dice addio all'accordo con Beats Music ed abbandona del tutto il brand Beats Audio. Non mancano i due altoparlanti BoomSound stereofonici, ormai firma dell’azienda, che sull’M8 risultano più potenti del 25 percento e che sono affiancati da un co-processore in grado di analizzare il suono riprodotto e di equalizzarlo automaticamente.
Il risultato è un volume di riproduzione in realtà più elevato, ma anche molto pulito e senza distorsioni di sorta. Un risultato davvero importante, soprattutto considerando il rapporto tra volume di riproduzione e dimensione degli speaker, che nonostante siano piccoli riescono a riprodurre un suono davvero forte e pulito.
Batteria ed Extreme power saving
Nonostante la capienza della batteria sia aumentata solo di un "misero" 13 percento, arrivando ai 2600 mAh, l'autonomia è sensibilmente migliorata grazie all'accoppiata vincente "Qualcom 801 – ottimizzazione software", che ha reso possibile un netto miglioramento rispetto al modello del 2013.
In una settimana di test abbiamo ottenuto una durata media della batteria di circa 14 ore, con un utilizzo abbastanza intensivo, scattando molte fotografie, effettuando almeno 3 hangout al giorno e visualizzando con costanza siti web e social network. Insomma, per come stanno le cose l'autonomia della batteria dell'HTC One M8 è aumentata di almeno 4/5 ore rispetto al modello precedente: un ottimo risultato, ancora ben distante però dal 40% di autonomia in più promessa dall'azienda nel corso della presentazione ufficiale del prodotto.
Novità anche per quanto riguarda la ricarica della batteria. Con il supporto del Quick Charge di Qualcomm, l'HTC One (M8) risolve finalmente i problemi relativi ai lunghi tempi di ricarica che hanno caratterizzato il modello del 2013: il tutto grazie ad una sinergia che si genera tra la tecnologia integrata nello smartphone ed un caricabatterie particolare, in grado di trasmettere a 1.678A. Purtroppo però, il Quick Charge sarà disponibile esclusivamente con un adattatore da parete venduto separatamente, che arriverà sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo entro la fine del 2014.
HTC ha di certo messo del suo soprattutto sul lato software, introducendo una nuova funzionalità chiamata Extreme Power Saving Mode (Modalità risparmio energetico estremo). Si tratta fondamentalmente di una particolare modalità che in sostanza disattiva tutte le connessioni e le sincronizzazioni del dispositivo, rendendo possibile esclusivamente le telefonate in entrata e in uscita, ma che consente l'aggiornamento (manuale) delle email tramite (e solo) l'applicazione Mail integrata nel dispositivo: non sarà possibile utilizzare Gmail, WhatsApp e così via.
Lo smartphone in sostanza si trasforma. E per evitare che l'utente non capisca il senso della nuova modalità di risparmio energetico, HTC ha ben pensato di modificare sostanzialmente l'interfaccia grafica del dispositivo, attivando una nuova schermata home "extreme", nella quale saranno visualizzati esclusivamente gli elementi grafici delle funzioni realmente utilizzabili con la Modalità risparmio energetico estremo.
I risultati sono incredibili. Certo, questa nuova modalità trasforma praticamente in un dumb-phone uno degli smartphone più avanzati del momento, ma il senso è proprio quello: rendere possibili le comunicazioni basilari, in momenti in cui ci si ritrova con la batteria totalmente scarica e senza la possibilità di effettuare una ricarica.
Ovviamente è presente anche la tradizionale modalità di risparmio energetico che, come di consueto, riduce l'utilizzo della CPU, la luminosità dello schermo, la vibrazione e la connessione dei dati quando il display è spento.
Fotocamera: Dual Camera, ma niente 4K
Partiamo subito da un presupposto: gli Ultrapixel continuano ad essere Ultrapixel. E Ultrapixel significa compromessi. Mentre i più importanti competitor si preparano ad introdurre dispositivi dotati di fotocamere da 16 megapixel e 20 megapixel, HTC continua a credere nella sua tecnologia e rimane ferma sui 4 megapixel che abbiamo visto anche nel One (M7) del 2013.
Clicca QUI per scaricare le foto a risoluzione nativa
Certo, la tecnologia con la quale è realizzato il sensore della fotocamera del One è tutt'altra cosa rispetto ai sensori tradizionali, e l'ottica che utilizza il nuovo smartphone dell'azienda taiwanese è davvero di altissimo livello, ma bisogna anche mettersi nei panni dell'utente medio, che si ritroverà ad avere delle fotografie de-facto con una risoluzione di quattro megapixel che, a prescindere della qualità, andranno a perdere nel caso in cui si zoommi.
Dipende tutto dalle condizioni di scatto. Parliamoci chiaro, se si vuole realmente fotografare si utilizza una macchina fotografica, e non un telefono. Ma nonostante ciò, al giorno d'oggi la fotocamera integrata negli smartphone rappresenta senza ombra di dubbio una delle caratteristiche più importanti, e quella del nuovo HTC One M8 è relativamente complicata da valutare: è possibile ottenere degli scatti fantastici, dalla qualità sicuramente elevata, che in condizioni di scatto differenti si potrebbero trasformare in fotografie non esaltanti, eccessivamente rumorose.
Per HTC la fotografia fatta con gli smartphone deve essere social, virale, divertente. Per scattare con risoluzioni elevate, si utilizzano le fotocamere digitali. Questo è quanto.
Nonostante praticamente tutti gli utenti abbiano gridato allo scandalo quando l'azienda ha ufficializzato la risoluzione del sensore integrato nel nuovo One, in realtà il comparto fotografico dell'M8 è stato totalmente rivoluzionato da parte dell'azienda, sia per quanto riguarda l'hardware che per quanto riguarda il software.
Senza dubbio, il cambiamento che più risalta all'occhio è l'introduzione di una seconda fotocamera che, a differenza di quanto si possa credere, non ha lo scopo di scattare fotografie: la funzione della fotocamera che affianca l'ottica principale dell'HTC One M8 è esclusivamente quella di rilevare ed elaborare la profondità dello scatto, per rendere possibili alcuni effetti, applicabili dopo aver scattato la fotografia, davvero molto interessanti e divertenti.
Con l'HTC One M8 sarà ad esempio possibile ottenere una sorta di effetto 3D, che darà la possibilità di riorientare le immagini dopo lo scatto. Oppure, grazie alla percezione tridimensionale che rende possibile la seconda fotocamera, il software di editing fotografico distinguerà il soggetto in primo piano rispetto allo sfondo, rendendo possibile l'applicazione di filtri esclusivamente sullo sfondo stesso (lasciando inalterato il soggetto in primo piano).
Grazie alla funzione UFocus inoltre, è possibile aumentare l'effetto di profondità di campo e scegliere il soggetto da mettere a fuoco: è una funzione simile a quella introdotta da Nokia con il suo Lumia 1020, ma mentre lo smartphone dell'azienda finlandese esegue una serie di scatti multipli per rendere possibile l'effetto, all'HTC è necessaria una sola fotografia.
Tiriamo le somme: è indubbio che nello zoom una foto da 4 megapixel perda qualità. Per come la vedo io però, la fotocamera è sì una delle caratteristiche fondamentali in un dispositivo mobile, ma bisogna tenere ben presente che gli scatti che si fanno in mobilità di certo non hanno lo stesso scopo di quelli che si realizzano con le fotocamere, quelle vere. Sono due cose (fortunatamente) ben diverse. La stragrande maggioranza degli utenti scatta con lo smartphone e condivide sui social. Scatta con lo smartphone ed invia la foto agli gli amici. Scatta con lo smartphone per immortalare un momento che, se si utilizzasse una fotocamera, non sarebbe possibile immortalare.
HTC ha voluto rendere divertenti e veloci gli scatti. Ha voluto introdurre una serie di funzionalità ed effetti, ma l'ha voluto fare rendendo il tutto molto più veloce, funzionale e quindi fattibile senza troppe complicazioni.
Questa scelta però ha richiesto dei compromessi non indifferenti. Anche se la saturazione e il bilanciamento del bianco sono buoni, in alcuni casi la qualità delle foto può risultare poco soddisfacente. Ad esempio, se si inquadrano soggetti luminosi in condizioni di scarsa luminosità, il risultato potrebbe essere uno scatto rumoroso ai lati, caratterizzato da una serie di zone sovraesposte. Inoltre, mentre tutti i top di gamma delle aziende concorrenti hanno la possibilità di realizzare filmati in 4K, la risoluzione dei video dell'HTC One M8 resta ferma al FullHD.
Davvero ottima la fotocamera frontale da 5 megapixel. Esatto, è un controsenso, il One M8 è forse l'unico dispositivo ad avere una fotocamera frontale più risoluta di quella posteriore che, grazie al grandangolare da 88°, rende possibile un inquadratura molto ampia (perfetta per i selfie) con una qualità senza dubbio elevata.
Software: arriva la Sense 6.0
Il nuovo HTC One M8 è il primo smartphone dell'azienda taiwanese ad essere dotato, sin dal principio, di Android 4.4.2 KitKat, la versione più recente del sistema operativo di Google, che quest'anno è stata personalizzata dalla nuova Sense 6.0. Come tradizione comanda, l'interfaccia grafica di HTC stravolge totalmente il sistema operativo. A partire dalla nuova schermata di blocco, fino ad arrivare ai tasti su schermo e al centro notifiche: insomma, prendete l'interfaccia grafica nativa di Android che trovate sul Nexus 5 e dimenticatela.
Nonostante non sia un fan di queste personalizzazioni così spinte, la buona notizia è che a partire dalla versione 5.5 l'esperienza utente della Sense è ottima, e con la nuova versione non viene assolutamente stravolta: le novità più rilevanti riguardano il BlinkFeed e l'applicazione della fotocamera, ma sono state introdotte una serie di nuove funzionalità davvero molto interessanti.
Essenzialmente il layout dell'interfaccia grafica rimane lo stesso. L'azienda ha però deciso di rendere il tutto più vivace, associando una tavola di colori personalizzabile ad ognuna delle funzioni principali del sistema operativo: ad esempio, la funzione telefono sarà evidenziata dal colore blu, i messaggi saranno evidenziati dalla colorazione viola, e così via.
Proprio come nella versione 2013, BlinkFeed nel nuovo HTC One M8 occupa la schermata di sinistra del desktop del dispositivo. L'aggregatore di notizie e contenuti provenienti dai social network però, nella Sense 6.0 è disattivabile, risulta molto più personalizzabile e grazie ad una valutazione del tutto automatica degli argomenti che più interessano ad ogni singolo utente, riuscirà a rendere il classico elenco a scorrimento verticale molto più coinvolgente.
Inoltre è stato introdotto il supporto per la visualizzazione dei contenuti provenienti da applicazioni di terze parti, come Fitbit o Foursquare, che verranno implementate proprio come succede con le diverse applicazioni social come Facebook, Twiter e Google+.
Motion Launch
Proprio come l'LG G2, il Motorola Moto X ed il Nokia Lumia 1520, anche l'HTC One M8 introduce una serie di gesture con le quali sarà possibile controllare alcune funzioni del dispositivo. Come il KnockOn di LG insegna, anche il nuovo One sarà attivabile semplicemente tappando due volte sullo schermo in modalità standby. Per avviare la fotocamera velocemente, sarà necessario ruotare lo smartphone in modalità landscape tenendo premuto uno dei due tasti del volume. Uno swipe verso destra avvierà automaticamente il BlinkFeed, uno swipe verso sinistra porterà alla schermata principale, uno swipe verso il basso attiverà il comando vocale, mentre uno swipe verso l'alto attiverà lo schermo e ritornerà all'applicazione che si stava utilizzando nel momento in cui il telefono è andato in standby.
Si tratta di una serie di migliorie da non sottovalutare, soprattutto considerando le dimensioni sempre maggiori degli smartphone: un doppio tap sullo schermo è sicuramente più comodo e veloce del dover premere il tasto d'accensione posto in alto a destra, e poter avviare velocemente la fotocamera (senza dover passare per lo sblocco della schermata principale, la scelta dell'applicazione ed attenderne l'avvio) renderà molto più rapido lo scatto.
Conclusioni
L'HTC One M8 è senza dubbio lo smartphone più bello del 2014. C'è poco da fare. I materiali sono ottimi, la qualità costruttiva è di altissimo livello ed i componenti interni sono eccellenti: insomma è un dispositivo per quella categoria di utenti che non si accontenta di avere uno smartphone con il quale navigare e comunicare, ma che vuole il top sia per quanto riguarda i materiali di produzione, che per quanto riguarda le caratteristiche hardware. Se fosse stato in grado di realizzare fotografie migliori, non rinunciando alle nuove funzionalità introdotte con la seconda fotocamera, ne avrei consigliato l'acquisto ad occhi chiusi. Ma non è così, e bisogna decidere se per l'uso che ognuno di noi fa del proprio smartphone, vale la pena accettare questo tipo di compromesso o meno, in un dispositivo che sarà lanciato ufficialmente in Italia entro la fine di Aprile, al prezzo ufficiale (forse eccessivo) di 729 euro.
Al giorno d'oggi inoltre, a decidere le vendite di uno smartphone è un fattore molto importante, che a quanto pare l'anno scorso quelli di HTC hanno dato per scontato: il marketing. A prescindere dalle caratteristiche, le grandi masse purtroppo si spostano verso i dispositivi che vengono pubblicizzati meglio: il rischio di ripetere gli errori degli anni passati è evidente e le speranze sono – ancora una volta – che con il nuovo One M8, HTC non si trovi nella situazione di aver prodotto forse il miglior dispositivo Android disponibile nel mercato, ma che nessuno lo conosca.