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I propositi di inizio anno di Mark Zuckerberg sono falliti anche quest’anno

A gennaio il numero uno di Facebook aveva promesso numerosi incontri pubblici con personalità provenienti da numerosi settori e culture, per discutere insieme del ruolo della tecnologia nella società, ma gli incontri sono stati solamente sei e secondo i più critici hanno tradito le aspettative del pubblico.
A cura di Lorenzo Longhitano
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zuckerberg dimissioni 2018

Da qualche tempo ormai all'inizio dell'anno il numero uno di Facebook Mark Zuckeberg comunica sulla sua bacheca social e a tutto il mondo quali siano i suoi buoni propositi per i successivi 365 giorni. L'annuncio si posiziona ai confini fra tradizione, operazione di marketing e tentativo di mostrarsi più vicino alla comunità dei suoi follower, ma con la fine del 2019 alle porte gli obbiettivi fissati da Zuckerberg per quest'anno si stanno trasformando in un boomerang.

A gennaio infatti il CEO di Facebook aveva dichiarato di avere intenzione di organizzare una serie di conferenze, interviste e chiacchierate pubbliche con personalità di spicco provenienti da numerosi settori e culture, per discutere insieme del ruolo della tecnologia nella società, di intelligenza artificiale e di molto altro. Come è stato fatto notare da diverse testate online però, le conversazioni nel corso degli 11 mesi successivi sono state appena sei, ovvero poco più di una ogni due mesi.

Non solo: ad eccezione del primo evento — fa notare The Verge — la formula adottata per gli scambi di opinioni non ha praticamente mai coinvolto un vero pubblico pronto a dire la propria sui temi scelti, ma ha sempre previsto semplici conversazioni preparate a tavolino adornate da un pubblico di spettatori passivi. Bloomberg ha messo l'accento sul profilo degli interlocutori scelti — praticamente tutti maschi, bianchi e sotto i 40 anni — mentre anche per quel che riguarda i temi scelti lo scostamento rispetto ai propositi comunicati a gennaio è stato evidente.

Del resto non è la prima volta che i propositi di Zuckerberg non vengono mantenuti appieno: in quelli relativi al 2018 il CEO di Facebook si era imposto di risolvere i problemi di fake news e manipolazioni dell'informazione che ai tempi stavano a malapena affiorando; oggi, con il senno di poi, è chiaro che il problema è stato ampiamente sottovalutato, o per lo meno che non poteva essere risolto in così poco tempo. A questo punto meglio forse tornare a qualcosa di meno ambizioso per un proposito di fine o inizio anno — come visitare tutti gli Stati Uniti, leggere di più o mantenersi in esercizio.

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