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Il ban di Trump a WeChat potrebbe far crollare di un quarto le vendite di iPhone

Secondo un noto analista del settore, impedire ad Apple di distribuire WeChat sul suo App Store potrebbe costare al gruppo il 30 percento delle vendite di iPhone. L’app di messaggistica diffusa in Cina non serve solamente a scambiarsi messaggi ma offre un’infinità di servizi ai quali gli utenti non vorranno rinunciare.
A cura di Lorenzo Longhitano
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La messa al bando di TikTok attuata (ma non ancora effettiva) dall'amministrazione Trump nei confronti degli smartphone di mezzo occidente sta già creando scompiglio nel mondo della tecnologia, eppure le conseguenze più pesanti del blocco potrebbero scaturire dall'aver messo nel mirino insieme a TikTok un'altra app di origine cinese, ovvero la piattaforma di messaggistica istantanea WeChat. In particolare in queste ore il noto analista Ming Chi Kuo ha anticipato che il provvedimento potrebbe avere effetti devastanti sulla vendita degli iPhone di Apple, che se fossero resi incompatibili con WeChat risulterebbero inutili per decine di milioni di persone residenti in Cina.

Il ruolo di WeChat per i cinesi

WeChat per i residenti cinesi in effetti non è una semplice piattaforma di messaggistica istantanea come lo è ad esempio WhatsApp. In un certo senso, l'app sviluppata da Tencent rappresenta tutto ciò che WhatsApp vorrebbe essere in futuro: un sistema integrato all'interno del quale ci si scambia messaggi ma anche denaro; si effettuano prenotazioni e acquisti; si pagano bollette; si leggono notizie, si gioca con gli amici e molto altro. L'app rappresenta un caso unico nel panorama smartphone e dopo anni di evoluzioni assomiglia più a un sistema operativo che a una singola app — tanto che gli sviluppatori esterni possono creare mini app da far funzionare al suo interno.

Smartphone poco smart

Non stupisce dunque che il software sia sostanzialmente un download obbligato per gli utenti residenti in Cina che hanno intenzione di usare il telefono in modo smart; alla luce di questo diventa però più chiaro come ogni provvedimento atto a limitare la diffusione di WeChat su uno smartphone possa metterne a repentaglio le vendite nel Paese. E se da una parte gli smartphone Android venduti in Cina non contano su software commerciale statunitense per reperire le app, gli iPhone si appoggiano ovunque sulla medesima infrastruttura Apple made in USA, e in particolare sull'App Store.

Resta da capire quanto l'amministrazione Trump abbia intenzione di limitare la diffusione di WeChat sui dispositivi della casa di Cupertino. Secondo Ming Chi Kuo il governo statunitense potrebbe impedire ad Apple di ospitare WeChat sulla sola variante statunitense dell'App Store, oppure potrebbe imporre all'azienda di tagliare i ponti con l'app in tutto il mondo, Cina compresa. Nel primo caso le vendite degli iPhone potrebbero calare del 3-6 percento; nel secondo caso, il calo nelle vendite fino al 25-30 percento.

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