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Il valore dei Bitcoin è crollato: oggi valgono meno della metà del loro picco

Negli ultimi mesi dei Bitcoin si è parlato sempre meno e ad oggi sono poche le notizie che trattano quotidianamente una criptovaluta che solo pochi mesi fa macinava centinaia di articoli al giorno. D’altronde non c’è da stupirsi: ormai i Bitcoin valgono meno della metà di quello che valevano a gennaio.
A cura di Marco Paretti
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bitcoin crollo

Altro che scalata al successo: il valore dei Bitcoin non ha fatto altro che crollare inesorabilmente dal suo apice fino ad oggi. Quando i Bitcoin – e la maggior parte delle altre valute digitali – hanno registrato la loro impennata al termine dello scorso anno, le criptovalute sembravano pronte a sfondare sotto ogni aspetto, affermandosi definitivamente come valuta del futuro ed elemento che avrebbe guidato il settore tecnologico nel corso dei prossimi anni. Poi, anche a causa della progressiva diminuzione del loro valore, se ne è parlato sempre meno e ad oggi sono poche le notizie che trattano quotidianamente una criptovaluta che solo pochi mesi fa macinava centinaia di articoli al giorno. D'altronde non c'è da stupirsi: ormai i Bitcoin valgono meno della metà di quello che valevano a gennaio.

Già, perché i tempi in cui la valuta digitale più famosa flirtava con una valutazione di 20.000 dollari sono ormai un lontano ricordo: oggi un Bitcoin vale poco più di 6.000 dollari e un Ethereum, che a gennaio valeva quasi 1.400 dollari, oggi vale 250 dollari. Ad un certo punto del 2017 l'intero mercato delle valute valeva una fortuna: 800 miliardi di dollari, una cifra che al tempo – parliamo comunque di pochi mesi fa – sembrava assurda. Ma, come in molti avevano anticipato, questa situazione si è presto ribaltata. Oggi l'intero mercato delle criptovalute vale "solo" 191 miliardi di dollari: è la prima volta dal 2017 che il settore scende sotto i 200 miliardi di valutazione totale.

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Quello delle monete virtuali negli ultimi mesi si è rivelato essere un vero e proprio bagno di sangue, con i Bitcoin caratterizzati da una perdita del 14,42 percento solo nell'ultima settimana e con un crollo del 35,28 percento di Ehereum, sempre in una sola settimana. E questa volta non ci sono scuse relative alle notizie: il calo non è dovuto ad un avvenimento negativo nei confronti delle criptovalute ma ad un trend generale del settore. "Non esistono ‘cure' per le bolle" ha spiegato Vitalik Buterin, analista specializzato in criptovalute. "Bisogna lasciare che facciano il loro corso in autonomia".

Quando finirà, quindi, questo calo drammatico? Probabilmente, secondo alcuni, quando le criptovalute diventeranno davvero mainstream. I più positivi sostengono infatti che, nonostante il crollo nel valore, i lavori per realizzare infrastrutture in grado di supportare questa nuova valuta stiano proseguendo senza sosta e che presto elementi come i Bitcoin diventeranno materia comune non solo degli esperti. Secondo Arthur Hayes,CEO di Bitmex, i Bitcoin stanno crollando solo per prepararsi ad una nuova risalita che potrebbe portarli oltre i 50.000 dollari di valore entro la fine dell'anno. Queste, però, sono solo supposizioni e, come dimostrato in passato, le criptovalute sono altamente imprevedibili anche per gli esperti finanziari.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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