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Inizia il processo ai 4 colossi tech davanti al Congresso USA, Zuckerberg: “In Cina valori diversi”

I quattro CEO dei colossi tecnologici della Silicon Valley testimonieranno oggi davanti al congresso USA come parte di un’indagine che, a partire dallo scorso giugno, sta cercando di capire se ormai sono diventati troppo grandi e troppo potenti.
A cura di Marco Paretti
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Oggi i quattro CEO delle più importanti aziende tecnologiche al mondo testimonieranno davanti al congresso USA come parte di un'indagine che, a partire dallo scorso giugno, ha iniziato a indagare sui quattro colossi per capire se ormai sono diventati troppo grandi e troppo potenti per poter continuare a operare indisturbati. L'incontro di oggi arriva dopo poco più di un anno di indagini, 1,3 milioni di documenti raccolti, cinque udienze pubbliche e centinaia di ore di testimonianze. Elementi che oggi emergeranno per la prima volta con lo scontro tra Congresso e CEO.

A presentarsi davanti alla commissione saranno quindi Mark Zuckerberg, Sundar Pichai, Jeff Bezos e Tim Cook. Per i primi due non si tratta di una novità: hanno entrambi già testimoniato davanti al Congresso nel corso degli ultimi anni. Jeff Bezos e Tim Cook hanno invece sempre cercato di evitare questa situazione (soprattutto nel caso del CEO di Apple) ma sono stati costretti nel corso delle ultime settimane a presentarsi per questa udienza. Peraltro quelli a cui hanno partecipato Zuckerberg e Pichai non erano incontri sull'antitrust e sui comportamenti monopolistici, quindi l'approccio di oggi da parte del Congresso sarà teoricamente più duro nei confronti di queste figure. E preparato, a differenza del tragicomico scontro tra Congresso e Zuckerberg dello scorso anno.

L'obiettivo principale delle quattro udienze di oggi è quello di rispondere a tutti i documenti raccolti dalle autorità nel corso degli ultimi 13 mesi, una quantità enorme di informazioni che nessun CEO dell'industria tecnologica statunitense ha dovuto affrontare dai tempi dello scontro tra il Governo USA e Microsoft negli anni '90. Al termine di questa fase, la Commissione giudiziaria della Camera pubblicherà un rapporto su come le quattro aziende hanno evitato di assumersi le responsabilità sotto le attuali leggi antitrust perché queste regole sono state pensate senza tenere in considerazione aziende di questo tipo e di queste dimensioni.

La difesa: "Siamo aziende americane"

Su quello che succederà questa sera abbiamo già un'anticipazione grazie alla pubblicazione del discorso di Zuckerberg, all'interno del quale il CEO definisce la sua realtà "un'azienda orgogliosamente americana" che crede "nella democrazia, nella libertà d'espressione, nella concorrenza e nell'inclusione". Nel suo intervento Zuckerberg lancerà anche una frecciata alla Cina: "Non ci sono sicurezze che questi valori vincano. La Cina ad esempio costruisce la sua versione di internet su valori diversi ed esporta questa visione in altri paesi". È stato anticipato anche il discorso del CEO di Amazon Jeff Bezos, che stasera spiegherà come "dovremmo scrutare e valutare tutte le grandi istituzioni, siano queste aziende, agenzie governative o no profit. La nostra responsabilità è assicurarci di superare l'esame". Anche nel suo caso Bezos punterà sul fatto che Amazon è un'azienda nata negli Stati Uniti, un paese in cui "più che ogni altro posto sulla terra, le aziende possono iniziare, crescere e prosperare".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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