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Instagram ha plasmato i nostri standard di bellezza, TikTok lo sta facendo con la Generazione Z

Se Instagram ha plasmato gli standard di bellezza dei millennial con immagini iper modificate e corpi perfetti, TikTok lo sta facendo con la Generazione Z con valori più inclusivi e differenziati. Anche per questo sempre più giovani scelgono la nuova piattaforma: possono esprimere chi sono e cosa provano senza pregiudizi.
A cura di Marco Paretti
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C'è un elemento che più di ogni altro colpisce chiunque in questi giorni stia provando ad affacciarsi da Instagram a TikTok, il social network fino ad oggi considerato esclusivo appannaggio degli adolescenti e che pian piano sta attirando a sé anche una fascia sempre più adulta di persone. È lo standard di bellezza generale che traspare da molti video pubblicati sulla piattaforma: non è solamente l'aspetto fisico, ma anche il trucco, la scelta dei vestiti e i colori. Basta farsi un giro tra i contenuti di TikTok per capire che i punti di riferimento dei suoi utenti in termini di look sono estremamente diversi da quelli di Instagram, che nei millennial ha plasmato un'idea di bellezza molto rigorosa e, secondo molti, estremamente negativa nell'approccio.

TikTok contro Instagram: bellezze a confronto

Nel corso degli ultimi anni Instagram si è imposto come il social dei fisici photoshoppati, dei volti trasformati da app come FaceTune e della necessità quasi morbosa di dover pubblicare immagini perfette sotto ogni aspetto, dal proprio corpo allo sfondo. Una sorta di imposizione che nel tempo è diventata sempre più pressante nei confronti dei suoi utenti, sommersi da beauty influencer e da immagini che mostrano corpi perfetti. Su Instagram elementi come cellulite o smagliature sembrano essere stati messi al bando. Ma la realtà è ben diversa e l'enorme pressione che questi standard hanno imposto sull'utenza hanno avuto due importanti effetti collaterali: da un lato l'engagement degli influencer è colato a picco nel corso dell'ultimo anno e dall'altro le nuove generazioni hanno perso interesse nella piattaforma, rivolgendosi a social dove gli standard di bellezza sono molto più liberi. Come TikTok.

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L'attuale situazione è lampante: se Instagram ha plasmato gli standard di bellezza dei millennial, TikTok lo sta facendo con la Generazione Z, cioè i nati tra il 1997 e il 2010. Non esistono trucchetti per diventare belli su TikTok e nessuno è interessato a crearli, ma l'idea generale sembra essere quella di accettarsi per come si è. Uno dei risultati di questo approccio è l'ascesa delle cosiddette "e-girl", ragazzine dal look molto semplice – gonne da tennis, magliette a maniche lunghe – e make-up molto creativo. È facile imbattersi in giovani utenti con guance arrossite dal blush, occhi da gatta disegnati con l'eyeliner e zigomi abbelliti da cuoricini. Il colpo finale? I capelli sono colorati per metà verdi e per metà rosa. È la nuova idea di "cool" in forte contrasto con l'immaginario di bellezza ispirato a figure come Kim Kardashian. È un fenomeno incredibile che sta portando alla diffusione di un approccio ai social molto più inclusivo rispetto a quello di Instagram, dove lo standard per avere successo è ormai imposto ai nuovi utenti.

L'ascesa delle e-girl su TikTok

Ma è incredibile anche perché nasce come corrispettivo attuale di un fenomeno culturale degli anni 2000, quando la nascita di stili come l'emo rappresentava la risposta a standard di bellezza mainstream, che al tempo erano assimilabili al look alla Paris Hilton. Allo stesso modo, le e-girl rappresentano la risposta alle influencer iper modificate da FaceTune su Instagram. Non si sognerebbero mai di modellare i loro corpi digitalmente per apparire più belle, perché il "bello" è uno standard soggettivo che si applica solo dove qualcuno ne impone uno ben preciso. E su TikTok nessuno sta insegnando agli altri come vestirsi e truccarsi.

Questo è un altro elemento interessante: se Instagram vive anche di beauty influencer che spiegano agli utenti come vestirsi e truccarsi, il fenomeno delle e-girl non si basa su figure simili che hanno scelto TikTok come piattaforma di divulgazione. Nessuno prova a vendere questa estetica agli altri: il look si è diffuso naturalmente a macchia d'olio su tutta la piattaforma. E ora le e-girl sono diventate la naturale contrapposizione delle VSCO girl, cioè quelle ragazze il cui look risulta essere curato e minimalista, perfetto per Instagram. Un approccio basato anche sull'idea di incisività e collaborazione che coinvolge TikTok rispetto a Instagram, dove l'idea della singolarità e sul successo del singolo è molto più forte e porta ad una sorta di isolamento dei suoi utenti.

Non solo aspetto: inclusività e diversità

Per questo non deve stupire che i giovanissimi abbiano scelto TikTok come piattaforma preferita. Anzi, dovremmo forse farlo tutti. D'altronde da un lato c'è l'imposizione della perfezione, mentre dall'altro un ambiente molto più libertino dove gli utenti sentono di potersi vestire per esprimere chi sono e come si sentono. Un fenomeno che sicuramente ha inizialmente coinvolto le ragazze ma che ora ha colpito anche i ragazzi, o e-boy. Anche nel loro caso l'idea non è quella di copiare gli stili degli altri, ma di accentuare il proprio per esprimere il proprio carattere in maniera più estroversa.

L'idea di TikTok come un luogo sicuro per esprimersi in questo modo soddisfa perfettamente le condizioni necessarie a far emergere un nuovo stile e, di conseguenza, un nuovo standard di bellezza. Una svolta che, in questo caso, è resa ancora più interessante dai valori inclusivi che questo stile porta con sé. Su TikTok è tutto incentrato sul contenuto e sulla personalità. In questo i giovani utenti di TikTok sembrano essere molto più maturi di quelli di Instagram, ormai ossessionati in maniera quasi morbosa dalla perfezione.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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