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Opinioni

Intelligenti, giovani e connesse: il futuro (tecnologico) delle automobili

In un settore in costante evoluzione come quello automobilistico, anticipare i trend del mercato diventa fondamentale. È il compito di Sheryl Connelly, Global Consumer Trend e Futurist di Ford, che da 19 anni studia e predice quelli che saranno i valori più importanti dei futuri clienti.
A cura di Marco Paretti
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Ford gofurther

"Quando dico che sono una futurist, spesso le persone mi chiedono di leggergli la mano". Sheryl Connelly, Global Consumer Trend e Futurist di Ford, ha l'aria tranquilla e la voce pacata di una madre che spiega qualcosa di importante ai figli. "Non so predire il futuro, ma negli ultimi 19 anni ho provato ad anticipare quelli che sono stati e saranno i trend, sia macro che micro". Già, perché l'industria automobilistica deve essere sempre un passo avanti a tutti. Ci vogliono dai 3 ai 5 anni per progettare, produrre ed immettere sul mercato una nuova automobile, elemento che costringe le aziende a predire quelle che saranno le necessità degli utenti dopo 5 anni, al netto delle mode passeggere e i valori che in pochi mesi vengono superati.

In questo panorama il lavoro di "futurist" come Sheryl è fondamentale. Soprattutto quando si parla di macro trend, cioè quelle necessità che modificano ampiamente l'utilizzo che un utente fa del prodotto. Basti pensare al costante aumento della fascia più anziana della popolazione: entro il 2050 il numero di over 65 raddoppierà. Questo significa che ci saranno sempre più guidatori caratterizzati da necessità particolari: "I giovani entrano in macchina di lato, mettendo un piede alla volta" ha spiegato Sheryl "mentre gli anziani si siedono prima sul sedile e poi portano all'interno le gambe. Per questo noi abbiamo abbassato il telaio, allargato la portiera e inserito sensori che aiutano la guida di chi ha movimenti limitati, come gli anziani". Per sviluppare soluzioni di questo tipo Ford utilizza una speciale tuta che limita il movimento delle articolazioni e la possibilità di voltarsi con la testa.

Ford Sync AppLink

Insomma, per l'azienda un aspetto importante del futuro del settore automobilistico è il "drive longer", guidare più a lungo. Anche per questo Ford ha cominciato a guardare con interesse le macchine che si guidano da sole. "Saranno il futuro, ma attualmente ci sono ancora troppe incognite" ha continuato Sheryl "una riguarda la sicurezza: in caso di incidente chi è il responsabile? Il guidatore, il produttore, lo sviluppatore del modulo GPS o qualcun altro? Sicuramente questa tecnologia potrà aiutarci a guidare più a lungo, ma siamo ancora lontani dal suo arrivo sulle strade". Il percorso di Ford prosegue comunque verso direzioni apparentemente diverse ma unite da quello che Sheryl definisce "Universal Design". Bisogna, cioè, creare delle automobili che facilitino la guida alle fasce più anziane della popolazione, senza per questo perdere appeal nei confronti della clientela più giovane. La cosiddetta Generazione Z, quella composta da nativi digitali ed entusiasti della tecnologia con meno di 20 anni; saranno loro a rappresentare la prossima utenza forte di Ford.

Si parla di circa due miliardi di giovani principalmente votati all'online e alle nuove tecnologie, con una forte propensione per le start-up e una concezione positiva del fallimento. Per loro le automobili devono essere iperconnesse – quasi un prolungamento del proprio smartphone – in modo da permettergli di collegarsi con parenti e amici anche quando si trovano alla guida. In questo scenario le macchine diventano quasi un terzo spazio – titolo che anni fa si era autoassegnato Starbucks – cioè quel luogo che va a riempire gli spazi quotidiani tra casa e lavoro. Un ruolo che negli ultimi anni non ha fatto altro che prendere sempre più piede nelle nostre vite: basti pensare che a Pechino il tempo medio trascorso in macchina ogni giorno è di 5 ore. Una situazione destinata a peggiorare con l'arrivo di sempre più città nella cerchia delle Megalopoli, cioè quelle metropoli con più di dieci milioni di abitanti. Entro il 2050 ne arriveranno almeno altre 20, tutte dal continente asiatico.

Ford Sync AppLink

Il tempo, secondo la visione di Ford, diventa quindi uno dei valori più importanti; l'82% della popolazione cinese pensa che rallentare sia un vero e proprio lusso, opinione condivisa anche dal 61% degli americani. Non stupisce, quindi, che la maggior parte degli sforzi dell'azienda sia rivolta non solo all'esperienza di guida basilare, ma anche a come fare in modo che i guidatori possano sfruttare questi viaggi – lunghi e inevitabili – per essere più produttivi. Ma anche per distaccarsi dal mondo esterno. "Una delle funzioni che apprezzo di più è il pulsante per la modalità non disturbare" ha concluso Sheryl "Ogni tanto dobbiamo prenderci una pausa e imparare a non dipendere dal nostro smartphone".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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