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Internet Slowdown: il 10 settembre Reddit, Youporn e altri big del web ‘rallenteranno’ per la Net Neutrality

La rete deve essere neutrale: immagini, video e testo devono viaggiare alla stessa velocità, indipendentemente dagli accordi economici e commerciali. E’ questo in soldoni quanto chiedono alcuni dei siti web più visitati al mondo, che temono una rete non più neutrale ma divisa da accordi commerciali.
A cura di Dario Caliendo
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Si chiama "Internet slowdown", è un evento di protesta molto importante organizzato da Reddit, Pornhub, Youporn, Foursquare, Mozilla, Vimeo e altri big del web, e il suo scopo è quello di protestare contro la possibilità che qualche operatore statunitense conceda maggiore velocità di trasmissione ai contenuti in base a un precedente accordo commerciale.

La rete deve essere neutrale: immagini, video e testo devono viaggiare alla stessa velocità, indipendentemente dagli accordi economici e commerciali. E' questo in soldoni quanto chiedono alcuni dei siti web più visitati al mondo, che temono una rete trasformata a due velocità, divisa tra aziende ricche che offrirebbero sempre più velocemente i propri servizi e aziende emergenti e con scarse disponibilità economiche che andrebbero a rilento. La protesta arriva a pochi giorni dalla chiusura del periodo di discussione relativo alla proposta avanzata da Tom Wheeler, il Presidente della Federal communication commission.

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Per quanto estremista la proposta non nasce a caso, ed è spinta da un'esponenziale e velocissima crescita della diffusione e lo sviluppo di piattaforme web video e mobile, che fa di fatto aumentare la necessità di potenziamento della rete: un'attività molto dispendiosa per gli ISP, che si ritrovano nella situazione di dover trovare nuove fonti di ricavo.

D'altronde, se servizi come Twitch e Netflix consumano un'enorme percentuale della banda disponibile nel Nord America (soprattutto durante le ore diurne), sarebbe così scorretto se pagassero di più rispetto agli altri? E, qualora fosse così, non sarebbe giusto che le aziende che pagano di più ottenessero qualche vantaggio aggiuntivo? Una domanda lecita e molto più complicata di quel che sembra, alla quale il Presidente degli Stati Uniti d'America Barak Obama ha già risposto, mettendo bene in chiaro che “la posizione dell'Amministrazione, così come quella di tante società, è che non si vuole iniziare a dare una differenza su quanto sia accessibile Internet a utenti diversi. E' di vitale importanza che la rete resti aperta e cos' com'è, in modo che il prossimo Google o Facebook possa avere successo”Una presa di posizione chiara, supportata dalla maggior parte dei big del web. E come dargli torto, visto che aziende come Google, Amazon, Youtube e la stessa Facebook dovrebbero essere le prime a pagare.

Le dinamiche di Internet slowdown sono semplici: coinvolgere la maggior parte di siti web e spingerli a pubblicare un banner o comunicare ai propri utenti l'iniziativa, mentre gli utenti di Facebook, Twitter e tutti gli altri social network dovrebbero cambiare la propria immagine del profilo con quella della campagna di protesta.

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