Come Spotify e Deezer hanno rivoluzionato il mondo della musica digitale, anche Amazon è pronta a rivoluzionare (di nuovo) il mondo dell'editoria digitale: si chiama Kindle Unlimited e, al costo di un'abbonamento di 9,99 dollari al mese, garantirà l'accesso a oltre seicentomila libri in formato digitale e migliaia di audiolibri.
Con titoli come Harry Potter, Hunger Games e altri tra i più importanti best seller, i libri attualmente disponibili con il nuovo servizio di Amazon sono già 638.416, nonostante si tratti di una piattaforma in abbonamento ancora in fase di test che, per ora, non dovrebbe essere disponibile in Europa e in Italia, dove – ancora una volta – il "modello alla Spotify" è sempre più diffuso anche nel Bel Paese ed è sempre meno compatibile con il concetto sul quale si basano le nuove tariffe relative all'Equo Compenso.
Uscendo dai nostri confini e tornando negli Stati Uniti d'America, l'idea portata avanti da Bezos e soci apre una nuova sfida per la regolamentazione relativa ai diritti d'autore. Un territorio irregolare, nel quale gli editori hanno già avuto molte difficoltà e dissensi per porre le basi delle regole relative alla sola vendita degli eBook e che – con la diffusione del nuovo modello su abbonamento mensile – si rischierebbe di dover tornare indietro e ricominciare tutto da zero.
In realtà, l'editore della fortunatissima trilogia di Hunger Games non solo ha confermato al Wall Street Journal di essere a conoscenza dell'imminente novità, ma ha inoltre dichiarato che nell'attuale contratto siglato con l'azienda del padre dei Kindle e dei file MOBI, sarebbe già prevista questa tipologia di distribuzione: in soldoni, ogni qualvolta che un libro venisse letto da uno dei sottoscrittori di Kindle Unlimited, si aggiornerebbe un contatore tramite il quale verrebbero conteggiate le revenue da dedicare agli editori.
Manca quindi davvero poco alla rivoluzione dei libri digitali, un settore scosso negli ultimi tempi dalle vicende che vedono coinvolte Apple e cinque tra gli editori più importanti negli Stati Uniti d'America, accusati di aver fatto cartello e di aver attuato pratiche commerciali scorrette per tenere alto il prezzo degli ebook, e che – anche nel Bel Paese – pare stia finalmente iniziando a prendere piede.