44 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Opinioni

L’allarme dell’Europol: “L’ISIS sta sviluppando un social network per diffondere propaganda”

Secondo l’Europol, lo Stato Islamico avrebbe sviluppato un social network proprietario come risposta ai continui blocchi da parte dei governi e di portali come Facebook e Twitter.
A cura di Marco Paretti
44 CONDIVISIONI
Immagine

Secondo l'Europol, l'agenzia di contrasto dell'Unione europea che aiuta i paesi membri dell'UE a combattere le forme gravi di criminalità internazionale e il terrorismo, lo Stato Islamico avrebbe sviluppato un social network proprietario come risposta ai continui blocchi da parte dei governi e di portali come Facebook e Twitter. Le autorità di diversi paesi europei e non, tra cui Belgio, Grecia, Polonia, Portogallo e Usa, hanno identificato oltre 2.000 elementi pericolosi e illegali legati all'Isis come parte di un'operazione durata due giorni.

"All'interno di questa operazione è stato svelato che l'Isis sta sviluppando il suo social network proprietario come parte della sua propaganda online" ha spiegato Rob Wainwright, direttore dell'Europol. "Le indagini dimostrano che diversi membri dello Stato Islamico continuano a cercare di innovare questi aspetti". Gli scorsi 25 e 26 aprile un team di agenti ha collaborato per prendere di mira account utilizzati da gruppi terroristici per radicalizzare, reclutare e svolgere attività terroristica. Come risultato, 2.068 contenuti in 6 linguaggi differenti e pubblicati su 52 piattaforme online sono stati visionati dalle autorità.

"Questo attacco coordinato contro la propaganda terroristica online si è focalizzato principalmente sulla produzione di materiale da parte dell'Isis e dei media legati ad al-Qaeda" si legge in una nota divulgata dall'Europol. "Tra i contenuti individuati si trovano video di propaganda, pubblicazioni e messaggi di supporto del terrorismo". In risposta ai continui blocchi da parte delle piattaforme più utilizzate, i gruppi di estremisti hanno cominciato ad utilizzare diversi portali simultaneamente e a sviluppare un social network proprietario sviluppato dai terroristi per diffondere propaganda e finanziare le loro attività. Scoperta che ha portato l'Europol ad avviare ulteriori indagini con l'obiettivo di identificare il modus operandi dei network terroristici online.

Non è la prima volta che un gruppo terroristico sviluppa una propria piattaforma comunicativa. Due anni fa i supporter dello Stato Islamico hanno realizzato Khelafabook, una piattaforma simile al social di Menlo Park nata proprio per contrastare i blocchi imposti da Twitter e Facebook. Progettato su una piattaforma chiamata SocialKit, Khelafabook è stato chiuso poco tempo dopo. Fondato da un uomo iracheno nella città di Mosul, era caratterizzato dall'immagine del mondo piena di bandiere dell'Isis e consentiva ai sostenitori dello Stato Islamico di mettersi in contatto con i militanti. Ad oggi tutti i grandi social network stanno cercando di contrastare i contenuti estremisti presenti sulle loro piattaforme, in particolare Twitter, dove diverse centinaia di migliaia di account sono già stati chiusi.

44 CONDIVISIONI
Immagine
Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views