La funzione che il nuovo Call of Duty ha copiato da Fortnite
Nella giornata di ieri, il nuovo Call of Duty: Black Ops Cold War ha fatto il suo esordio su PlayStation 4, Xbox One, Xbox One X|S e, dal 19 novembre, anche su PlayStation 5. Si tratta del sequel diretto di Black Ops, uscito oramai dieci anni fa, ambientato durante gli anni turbolenti della Guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. A sole 24 ore dall'uscita, diversi utenti hanno scoperto tra le impostazioni di gioco una funzione già vista in Fortnite, che permette di aggirare il problema dello "Stream Sniper". Con questo termine si indica la possibilità di scoprire la posizione del giocatore che sta streammando in diretta su Twitch, diventando facile preda degli assalti di altri avversari. La faccenda ha portato diversi influencer e streamer a richiedere l'abolizione di questa funzione da Fortnite. La richiesta è stata accettata da Epic Games, che ha inserito un'opzione "anti Stream Sniper".
Tale iniziativa è stata ripresa anche dagli sviluppatori di Call of Duty: Black Ops Cold War. Basta andare nelle impostazioni di gioco per trovare l'opzione che consente di nascondere il proprio nome o quello di altri utenti. Inoltre, è possibile anche ritardare l'avvio della partita, tramite una selezione dei secondi necessari prima di dare inizio al match. Sebbene inaugurata da Fortnite, la diffusione dell'opzione "anti Stream Sniper" nei titoli multigiocatore competitivi è senz'altro positiva. Finalmente streamer e giocatori che desiderano mostrarsi su Twitch possono giocare liberamente, senza che la loro posizione venga scoperta tramite sotterfugi prima possibili.
Intanto, nonostante l'uscita di Black Ops Cold War, il brand Call of Duty resta attivo anche sui versanti del capitolo precedente, Modern Warfare, e del battle-royal Warzone. Lo dimostra la recente patch d'aggiornamento 1.28, che alleggerisce di 25 giga l'installazione dei due titoli pubblicati da Activision su tutte le piattaforme, ossia PC, ma anche le console PlayStation 4 e Xbox One.