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Le 10 challenge del web più assurde del decennio

Dal planking all’Ice Bucket Challenge, passando per l’Harlem Shake, la mannequin challenge e l’accoppiata Mentos e Coca Cola. Nel corso dell’ultimo decennio le sfide sul web sono diventate dei fenomeni virali globali in grado di coinvolgere milioni di persone. Ecco le 10 più assurde.
A cura di Marco Paretti
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Se c'è una cosa che negli ultimi 10 anni si è imposta tra gli elementi più diffusi sul web è il concetto di challenge. Le sfide virali che ogni anno coinvolgono milioni di utenti hanno subito un'incredibile impennata di viralità nel corso dell'ultimo decennio, un elemento sospinto anche dalla diffusione delle piattaforme social e, in particolare, da quelle video. Non è un caso che queste challenge si siano diffuse su piattaforme come YouTube e TikTok, dove video lunghi o brevi sono stati visti centinaia di milioni di volte. Ecco quindi le 10 sfide più assurde e diffuse degli ultimi 10 anni.

1. La lip challenge di Kylie Jenner

La prima sfida del web porta il nome di una delle influencer più conosciute, ma in realtà Kylie non ha partecipato attivamente né promosso la challenge. La lip challenge prende invece libera ispirazione dalle labbra dell'influencer e prova a ricreare l'effetto "labbrone" utilizzando un bicchierino da shot. L'idea è tanto semplice quanto potenzialmente dannosa: si posiziona il bicchiere attorno alla bocca e si risucchia l'aria all'interno di esso, creando una sorta di effetto sottovuoto. In questo modo le labbra si gonfiano per una decina di minuti. Inutile sottolineare che la challenge può provocare danni alle labbra.

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2. Mentos e Coca Cola

Probabilmente una delle sfide più conosciute. Da quando qualcuno ha scoperto che l'unione di Mentos e Coca Cola – in particolare quella Light – provoca un effetto esplosivo, il web è letteralmente impazzito. C'è chi ha fatto esplodere intere batterie di bottiglie e chi ha creato dei piccoli razzi alimentati a bibita gassata. Il tutto, ovviamente, immortalato nei milioni di video disponibili online. Questa sfida non è particolarmente pericolosa, ma di certo si sono sprecati litri e litri di bibita per portarla a termine.

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3. La sfida del peperoncino piccante

Nella serie di challenge masochiste – cioè quasi tutte – quella del peperoncino è la sfida che più ha tenuto banco nel corso degli ultimi 10 anni. L'approccio è estremamente semplice: basta comprare uno dei peperoncini più piccanti del mondo – uno dei preferiti è lo jalapeño – e provare a mangiarlo davanti alla videocamera dandogli un bel morso a crudo. Le reazioni, ovviamente, sono quelle che ci si potrebbe aspettare da una pratica che è di fatto una tortura auto inflitta.

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4. La mannequin challenge

Uno dei trend temporanei più forti degli ultimi 10 anni, raggiunto solamente dall'Harlem Shake. La sfida dei manichini ha portato milioni di persone a ricreare interi scenari in cui tutti i protagonisti sono rimasti immobili per tutta la durata del video, che solitamente era strutturato come un lungo piano sequenza che attraversava tutte le persone immobili. Di questa challenge si sono viste innumerevoli versioni in altrettanti luoghi, dalle classi di scuola agli uffici.

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5. Sniffare un preservativo dal naso

Tornando alle sfide assurde e pericolose, solo il web poteva inventarsi una challenge che prevedesse di sniffare un preservativo da una narice del naso. C'è poco da aggiungere: nonostante la sua pericolosità, migliaia di utenti hanno tirato su dal naso un preservativo, tirandolo poi fuori dalla bocca.

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6. La Charlie Charlie challenge

Tra le sfide del decennio non poteva ovviamente mancare il paranormale, grande trend dei social network. La Charlie Charlie challenge è forse la più famosa degli ultimi anni ed è di fatto una sorta di versione popolare della Oujia, cioè quella particolare tavola utilizzata per "parlare" con i morti. In breve, la sfida prevedeva di disegnare dei "sì" e dei "no" su un foglio di carta e utilizzare due matite come una sorta di compasso idealmente guidato da "Charlie", una presenza che avrebbe risposto ai richiami degli utenti. Il problema? Qualcuno ci credeva davvero.

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7. Il planking

Una sfida "acrobatica". Il planking è diventato in poco tempo talmente conosciuto che chiunque lo metteva in pratica su qualsiasi cosa, in luoghi privati e pubblici. La sfida consiste nel posizionarsi perfettamente in orizzontale appoggiandosi con la pancia su un oggetto e mantenendo poi l'equilibrio. La challenge è sempre stata piuttosto innocua, a parte qualche caso di planking in luoghi pericolosi.

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8. La Tide Pod challenge

Probabilmente la sfida più stupida e pericolosa del decennio. Non c'è altro modo per descrivere una challenge che chiede agli utenti di mangiare delle capsule di detergente per lavastoviglie. C'è davvero poco da aggiungere: è stupido e pericoloso. Eppure un grande numero di persone ci ha provato.

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9. L'Harlem Shake

L'altra grande sfida del decennio, passata alla storia per aver coinvolto il mondo intero per diversi mesi. Insomma, una challenge iconica che il web ricorderà per molti anni. L'approccio, anche in questo caso, era semplice: la musica iniziava su una normale scena, come delle persone che lavorano in un ufficio, per poi esplodere portando alla creazione di scene assurde, con persone intente a ballare vestite da personaggi grotteschi. Un totale nonsense che, però, ha fatto sorridere milioni di persone.

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10. L'Ice Bucket Challenge

All'ultimo posto, ma non per importanza, c'è invece una sfida che aveva un obiettivo nobile: spostare l'attenzione sulla SLA, la sclerosi laterale amiotrofica. Lanciata dalla ALS Association, la challenge prevedeva di rovesciarsi in testa un secchio di acqua ghiacciata, nominando poi altre persone che avrebbero dovuto fare lo stesso. È stato un fenomeno incredibile spinto anche dall'impostazione tipo catena di Sant'Antonio: milioni di persone si sono filmate mentre si rovesciavano acqua e ghiaccio sulla testa, postando oltre 1,2 milioni di video su Facebook e 2,2 milioni di tweet su Twitter. In Italia, grazie alla challenge, la AISLA ha raccolto 2,4 milioni di euro per la lotta alla SLA da 51.461 donatori, mentre nel mondo le donazioni ammonterebbero a 220 milioni di dollari.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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