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Linky, il longboard elettrico (e pieghevole) italiano

L’idea nasce da quattro amici tra Marche e Campania, che proprio partendo dal concetto di un mezzo di trasporto compatto da utilizzare in città sono arrivati alla realizzazione di un longboard elettrico in grado di piegarsi in due.
A cura di Marco Paretti
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Si chiama "last mile" e anche nelle grandi metropoli internazionali rappresenta un problema piuttosto fastidioso. Avete presente quando di mattina uscite dalla metropolitana o scendete dal tram e dovete ancora percorrere qualche centinaio di metri a piedi per raggiungere l'ufficio? Ecco, quello è il "last mile", l'ultimo miglio che inevitabilmente finiamo per percorrere nei nostri spostamenti quotidiani e che difficilmente può essere agevolato da mezzi di trasporto semplici ma ingombranti come le biciclette o compatti ma faticosi come gli skateboard. Una soluzione, però, c'è e in molte città viene già utilizzata da molti: piccoli mezzi elettrici che è possibile portare con noi e che ci consentono di percorrere l'ultimo miglio senza sforzi. Ora arriva anche la proposta italiana: Linky, un longboard elettrico pieghevole che può essere trasportato in borsa.

Nasce da quattro amici tra Marche e Campania – Paolo Pipponzi, Fabio De Minicis, Cristiano Nardi e Giovanni Laserra – che proprio partendo dall'idea di un mezzo di trasporto compatto da utilizzare in città sono arrivati alla realizzazione di un longboard in grado di piegarsi in due e di consentire il superamento dell'ultimo miglio senza troppi sforzi grazie al motore elettrico. Nato nel 2014, il progetto è ora sbarcato su Kickstarter, dove gli ideatori hanno dato inizio ad una campagna di crowdfunding per raccogliere 100.000 euro da utilizzare per avviare la produzione, ovviamente Made in Italy.

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"In principio eravamo piuttosto scettici sull'idea di fondare una startup in Italia. Non si può di certo dire che nel nostro paese la burocrazia sia snella" spiegano a Fanpage.it gli ideatori. "Abbiamo deciso di iniziare questa avventura con la LinkyInnovation sul suolo italiano per due motivi: in primis perchè siamo circondati da un substrato di piccole e medie imprese che si occupano di manifattura meccanica, elettronica o di moda e ci hanno permesso di limitare i tempi di realizzazione dei nostri prototipi". In secondo luogo perché i quattro ragazzi hanno ricevuto un supporto di 20.000 euro dalla regione Marche attraverso la vittoria della competizione di Business Idea "Ecapital" e dalla provincia di Fermo che ha messo a disposizione alcuni locali.

Ma cosa sono i longoboard elettrici? La base è quella classica dei longborad, cioè delle sorta di skateboard più lunghi e stabili, ma che in questo caso sono potenziati da un piccolo motore elettrico. Il risultato? Linky è in grado di arrivare ad una velocità di 30 chilometri orari. Il punto di forza dell'idea italiana è poi la sua trasportabilità: le normali longboard elettriche sono, appunto, longboard, con tutto ciò che le loro dimensioni e peso comportano. Linky invece è in grado di piegarsi a metà per poi essere inserito in borsa ed è caratterizzato da un peso di circa 4,9 kg. Può coprire 15 chilometri con una carica e affrontare una pendenza del 10 percento. Si ricarica per l'85 percento in circa 30 minuti.

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Il meccanismo pieghevole, però, può essere visto come una debolezza strutturale? "In effetti è stata la sfida più importante" continuano i responsabili. "Realizzare una struttura che permetta il ripiegamento del Linky all'interno di uno zaino e al contempo garantire le prestazioni e la sicurezza di un normale longboard è stato impegnativo. Lo stiamo ancora ottimizzando, abbiamo già percorso centinaia di chilometri con i nostri prototipi per validare la soluzione tecnica ed eliminare ogni rischio di sicurezza". Se la campagna di crowdfunding avrà successo, gli ideatori prevedono il rilascio dei primi 50 Linky entro Natale 2016 e la spedizione dei restanti longboard entro febbraio 2017. La produzione avverrà nelle Marche.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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