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Londra, proteste al quartier generale di Google per il video su Maometto

Non si placano le proteste del mondo islamico per “The innocence of Muslim”, la contestata pellicola contro la quale si è scagliata persino la Casa Bianca. Questa volta è stato preso di mira il quartier generale di Google UK per protestare contro il rifiuto di Mountain View di rimuovere il video da YouTube.
A cura di Angelo Marra
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Qualche giorno fa vi avevamo riportato la notizia del rifiuto di YouTube di rimuovere il trailer del contestato film “The innocence of Muslim”, nonostante le pressioni provenienti da tutto il mondo, compresa la Casa Bianca. Google ha motivato la sua scelta tirando in ballo la sua privacy policy, che prevede la cancellazione di contenuti solo se contrari alla piattaforma o illegali nei paesi in cui viene trasmessa. Molte nazioni come Libia, Afghanistan, Egitto, India e Indonesia hanno chiesto e ottenuto la rimozione del video ma negli Usa come in Inghilterra il filmato è ancora online, in quanto non viola alcuna legge dei due stati, nonostante il vespaio che la sua pubblicazione ha causato.

Vista l'inutilità delle "pressioni" verso Mountain View, nella giornata di ieri oltre 10.000 fedeli si sono riuniti sotto gli uffici di Google UK per protestare in maniera energica e chiedere l'immediata rimozione del trailer. Masoud Alam, uno degli organizzatori della protesta, ha affermato: " Prossimamente protesteremo davanti agli uffici di Google e di YouTube in tutto il mondo. Stiamo cercando di vietare la diffusione di questo film, dev'esserci un limite anche nella libertà di espressione. Questo è un insulto nei confronti del Profeta e non possiamo consentirlo. Nelle prossime proteste potremmo arrivare addirittura ad un milione di persone".

Dal canto suo YouTube sembra del tutto intenzionato a mantenere la sua posizione e non cedere alla richiesta dei manifestanti. Il video, secondo un portavoce della piattaforma, rientra all'interno delle linee guida della piattaforma e pertanto rimarrà al suo posto. La diversità culturale, secondo YouTube, rappresenta una sfida sulla quale non possibile fare eccezioni.

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