Mark Zuckerberg ha annunciato la nascita della figlia Max. Il fondatore e CEO di Facebook ha deciso di pubblicare una lunga lettera indirizzata proprio alla figlia attraverso la funzione – da poco rinnovata – Note del social network. "Cara Max" si legge nel messaggio rivolto alle neonata. "Tua madre ed io non abbiamo le parole per descrivere la speranza che ci dai per il futuro". Zuckerberg aveva annunciato di aspettare una figlia da sua moglie Priscilla Chan lo scorso 1 agosto. Un'attesa giustificata all'interno del messaggio pubblicato sul suo profilo: "Nel corso degli ultimi anni Priscilla Chan ha dovuto affrontare tre aborti spontanei" aveva spiegato Zuckerberg.
"La tua nuova vita è piena di promesse e speriamo che tu sia felice e in salute così che tu possa esplorarla al meglio" continua il messaggio dedicato alla figlia. "Ci hai già dato una ragione per riflettere sul mondo in cui vivrai. Come tutti i parenti, vogliamo che tu cresca in un mondo migliore di quello in cui viviamo noi". La lettera aperta prosegue sottolineando come molti elementi legati al nostro pianeta stiano migliorando e spiegando che "la nostra società ha degli obblighi nei confronti delle vite di tutti coloro i quali arriveranno in questo mondo". Qualche settimana fa Zuckerberg aveva annunciato di voler prendere due mesi di congedo per paternità.
Una parte importante del messaggio è dedicato al tema delle malattie. "Oggi la maggior parte delle persone muore a causa di cinque fattori: infarto, cancro, ictus, infezioni e malattie neurodegenerative" si legge. "Possiamo fare progressi più velocemente su questi problemi. Ci vorrà del tempo, ma sul lungo termine il seme piantato ora crescerà. Tua madre e io faremo la nostra parte". All'interno della lettera è inoltre presente un annuncio estremamente importante: Mark e Priscilla doneranno il 99% delle loro azioni in beneficienza nel corso della loro vita grazie alla fondazione "Chan Zuckerberg" appena annunciata. Si parla di circa 45 miliardi di dollari al valore attuale di Facebook: potrebbe diventare la donazione benefica più grande della storia.