Quello che è successo a Campinas sembra un film, ma in realtà è davvero accaduto. Una dozzina di uomini armati fino ai denti hanno fatto irruzione nello stabilimento del colosso sudcoreano nella città a novanta km da San Paolo, immobilizzando gli oltre cinquanta addetti alla sicurezza e i quasi duecento dipendenti incaricati alla distribuzione attualmente a lavoro, per poi portare a termine quello che può essere definito come il più grande furto nella storia della tecnologia.
Il team di rapinatori è riuscito a mettere nel sacco più di quarantamila dispositivi, tra computer, cellulari, tablet e addirittura televisioni. Un bottino il cui valore inizialmente è stato stimato essere di circa ottanta milioni di reais, ossia quasi ventisette milioni di euro, e che è stato portato via dallo stabilimento brasiliano di Samsungo, a bordo di ben sette camion. Ma Samsung ha successivamente precisato: il valore complessivo della merce rubata ammonta a 6,5 milioni di dollari.
La rapina è stata possibile utilizzando un bus navetta solitamente condotto dai dipendenti della fabbrica ed è durata circa 4 ore: poco prima di mezzanotte, gli assalitori hanno disarmato le guardie di sicurezza e hanno portato a termine il colpo del secolo comunicando uno con l'altro con delle ricetrasmittenti e con i telefoni cellulari.
Grazie ad alcuni fermo-immagine presumibilmente scattati grazie telecamere di sicurezza della fabbrica, i media locali hanno subito mostrato le foto dei presunti colpevoli, tutti vestiti di nero e con un cappello scuro raffigurante il marchio della fabbrica.