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Meerkat, l’applicazione per lo streaming video che ha conquistato gli USA

C’è chi lo chiama il nuovo Twitter. È Meerkat, un’applicazione tanto semplice quanto geniale per lo streaming semplice e veloce dei video. Negli Stati Uniti, dove è già un fenomeno di massa, viene utilizzata da più di 150 mila utenti attivi.
A cura di Marco Paretti
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C'è chi lo chiama il nuovo Twitter. È Meerkat, un'applicazione tanto semplice quanto geniale per lo streaming semplice e veloce dei video. Negli Stati Uniti è già un fenomeno di massa, reso ancora più rilevante dal massiccio utilizzo da parte degli ospiti del South by Southwest Film Festival. Che, nonostante il nome, è da sempre considerato come il luogo in cui si testano le nuove tecnologie più interessanti. Un tempo era la manifestazione nella quale si ritrovavano tutti i possessori di smartphone – quando erano ancora una cerchia ristretta composta da entusiasti della tecnologia – mentre negli ultimi anni è diventato un vero e proprio banco di prova per nuove applicazioni: se sfondavi al SXSW, avevi fatto centro. E Meerkat non solo ha sfondato, ma ha anche fatto impazzire tutti.

Nata dalle ceneri di Yevvo, una start-up video creata da Ben Rubin, Meerkat si basa su un concetto semplice: creare uno streaming video in un unico passaggio, senza registrazione e con condivisione diretta su Twitter. Ciò significa che l'applicazione – per ora disponibile solo su iPhone, elemento incredibile visto il suo successo – si presenta con un'interfaccia estremamente semplice: una schermata principale, una pagina personale e una per scoprire gli account più attivi. Nella prima è possibile selezionare gli streaming delle persone che seguiamo – sono i nostri contatti su Twitter o quelli aggiunti manualmente da noi – e iniziare uno stream personale. Per fare ciò basta inserire una breve descrizione e premere "Stream". Fine, siamo in diretta. È inoltre possibile programmare l'inizio di uno streaming per un orario ben preciso.

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Un concetto incredibilmente semplice, che nel rendere più immediata la creazione di una diretta video fa in modo che essa diventi anche più frivola. E così ecco fiorire streaming video di qualsiasi cosa: c'è chi mostra la propria casa, chi fa interviste, chi svela il dietro le quinte dei programmi TV e chi commenta i fatti del giorno. Solo nella prima settimana l'applicazione ha raccolto 28 mila utenti, poi aumentati del 100% nel corso dei giorni successivi. Ora si parla di circa 150 mila utenti, ma probabilmente sono già molti di più. In poco tempo Meerkat è diventata un'ossessione che da "meteora" si è trasformata un successo pronto ad accompagnarci ancora per diversi mesi. Tanto che persino Twitter si è sentita messa alle strette e gli ha revocato l'accesso al suo social graph. Una mossa che non stupisce, dopotutto solo poche settimane prima del lancio di Meerkat Twitter ha acquisito Periscope, un'applicazione per lo streaming video non ancora lanciata sul mercato.

Il successo di Meerkat è anche in larga parte dovuto alla semplicità di utilizzo e all'immediatezza della condivisione dei singoli stream. Appena si preme il pulsante per avviare la diretta, un tweet viene pubblicato sul nostro profilo twitter – generalmente impostato in questa maniera: |LIVE NOW| *testo* #meerkat seguito dal link alla diretta – e chi ci segue dall'applicazione riceve una notifica che rimanda direttamente al video. È semplice, è veloce ed è estremamente funzionale. Tutte le interazioni effettuate all'interno dell'app, inoltre, si trasformano in menzioni e preferiti su Twitter, un elemento che contribuisce a creare un senso di condivisione ancora più marcato. Difficile capire dove arriverà Meerkat nelle prossime settimane – per farlo bisognerà aspettare che l'euforia generale creatasi intorno all'applicazione si plachi – ma è già chiaro che un segno nel settore tech l'ha lasciato. Almeno negli USA, perché in Italia il fenomeno è quasi sconosciuto, così come lo è in altri paesi del mondo. Ma, si sa, quando si parla di "early adopters" noi siamo tra i più lenti.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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