Microsoft lancia So.cl, il social network di cui non sentivamo bisogno
Quando si parla di un gigante dell'informatica, leader della scena tecnologica mondiale, lo si immagina gestito da guru illuminati, da manager visionari, o alla meno peggio, da giovani con la felpa cucita direttamente sulla pelle. Nel caso di Microsoft invece è più probabile che il quartier generale sia popolato da nani, ballerine ed altri personaggi provenienti dal mondo della fantasia. Solo così si può comprendere la radicata, innata, granitica capacità del colosso di Redmond di fare ogni volta la scelta sbagliata. Il caso di So.cl, il social network lanciato pochi giorni fa dall'azienda di Gates, ne è il caso emblematico, l'ennesima conferma se ce ne fosse ancora bisogno.
IL LANCIO – C'è chi, come Samsung, annuncia le novità in mega eventi futuristici, con render e presentazioni tridimensionali; c'è chi, come Apple, preferisce qualcosa di più discreto, come i celebri keynote di Jobs. C'è chi invece sceglie il basso profilo, come Google, che generalmente affida a semplici post sul blog ufficiale l'arrivo di ogni novità. Ci vuole però un grande coraggio per lanciare una nuova (ennesima) piattaforma social nel weekend in cui, dopo mesi di febbrile attesa in cui non si parla di altro, Facebook viene quotata in Borsa, con gli occhi dell'economia e della rete puntati solo sulle azioni di Zuckerberg. Con tutto l'impegno non avrebbero potuto scegliere una data peggiore, tanto che ci sono voluti quasi due giorni prima che la stampa cominciasse a fare caso a So.cl (link). D'altro canto si trattava solo della più grande IPO della storia della tecnologia che, guarda caso, era relativa ad un social network; nulla che in qualche maniera potesse offuscare l'avvio di una piattaforma in cui di innovativo non c'è davvero nulla.
INSIDE SO.CL – A Redmond devono aver analizzato i risultati portati a casa da Google nel suo tentativo disperato di rincorrere il gigante bianco e blu nel campo delle reti sociali; appurato il fallimento, hanno deciso di cimentarsi in un'avventura analoga. Per essere però sicuri che il flop fosse certo, non solo hanno deciso di intraprendere una strada nella quale persino un gigante come BigG è rimasto invischiato, ma di utilizzare le stesse strategie adottate da Google e che hanno fatto piovere su Mountain View una valanga di critiche. Si sa però che alla Microsoft si ha una devozione scientifica nella ricerca del fallimento perfetto ed è probabile che con So.cl ci sia arrivata davvero vicina. La nuova piattaforma infatti ruota tutta intorno a Bing, il motore di ricerca di famiglia, e punta a realizzare una fusione tra la ricerca in rete e la condivisione tra gli utenti. Dunque, ricerca e social network insieme…. una vera novità! Non somiglia per nulla alla “Ricerca Sociale” adottata da Google che ha fatto sì che la qualità dei risultati diminuisse al solo scopo di spingere il lancio di G+. Attenzione però, Microsoft riesce a fare anche di più; su So.cl non solo è possibile condividere il risultato di una ricerca, ma anche la ricerca stessa. È possibile infatti condividere utilissimi ed interessanti post come “Carlo ha cercato ‘macchina usata‘”, con tanto di risultati ottenuti, una novità assoluta che sicuramente entusiasmerà tutti gli utenti. L'importante è ricordarsi di disattivare l'opzione prima di effettuare altre ricerche “meno condivisibili”. La “Ricerca Sociale” di Google ha come ragion d'essere (almeno in via ufficiale) il cercare i risultati prima tra le informazioni condivise dalle nostre cerchie, aprendosi poi all'intera rete. In realtà si tratta di un tentativo mal riuscito di convertire gli utilizzatori di Google a G+, mettendo in risalto prima i contenuti presenti sulla piattaforma. Con So.cl invece Microsoft prova l'approccio al contrario, ovvero unendo gli utenti sulla base delle loro ricerche in rete; il processo quindi si inverte, con la piattaforma nata per spingere il motore di ricerca.
SO.CL VS FACEBOOK? – Pur con finalità opposte, il problema per Redmond però rimane lo stesso incontrato da Google: perchè gli utenti dovrebbero usare So.cl (o Google+) quando esiste già Facebook con il suo miliardo di utenti? La risposta è semplice: per nessun motivo, infatti non lo usano. Come nel caso di G+, anche il social network di Microsoft non introduce alcuna novità nel settore. L'unica funzione degna di attenzione è quella che consente di montare diversi video in una specie di playlist rimanendo all'interno dell'applicazione stessa, nulla che Facebook non sia in grado di implementare nel giro di un quarto d'ora. Per il resto la piattaforma prende spunto soprattutto da Twitter (con la possibilità di seguire un utente senza reciprocità) con un'interfaccia molto simile a G+. Il social network non intende comunque competere con il gigante bianco e blu nel campo delle reti sociali; la dimostrazione sta nel fatto che è possibile accedere alla piattaforma utilizzando l'iscrizione a Facebook, segno che So.cl punta ad essere, almeno per il momento, accessorio al sito di Zuckerberg e non in concorrenza. A Menlo Park avranno di certo tirato un sospiro di sollievo; dopo il timore provocato da G+, ci voleva la minaccia di Microsoft a turbare il sonno del 29esimo uomo più ricco al mondo.