Nel 2020 la FIFA ha fatto più soldi con i videogiochi che con il calcio
Il bilancio del 2020 recentemente pubblicato dall'organo di governo sportivo mostra che 158,9 milioni di dollari (133,2 milioni di euro) dei 266,5 milioni di dollari (223,3 milioni di euro) di entrate totali per l'anno provengono dai diritti di licenza. La FIFA, ossia la federazione internazionale di calcio, ha spiegato: "Una delle principali fonti di entrate nell'area dei diritti di licenza è stata la concessione ai videogiochi". La notizia stupisce in parte: diverse sono le indagini pubblicate che testimoniano come il settore videoludico sia uno dei pochi ad aver subito una crescita del fatturato nel 2020. Inverso è invece il discorso per cinema e sport che, a causa delle restrizioni dovute alla COVID-19, hanno visto un crollo delle entrate. Un'ipotesi avanzata dal portale Insidethegames 9 mesi fa, ribadita dalla FIFA stessa: "In contrasto con molti settori economici drasticamente colpiti dal COVID-19, l'industria dei videogiochi si è dimostrata molto più resistente alla pandemia". Nel caso del calcio, la diffusione del virus ha avuto grande impatto sugli eventi sportivi. In questo caso le spese hanno superato le entrate per una cifra pari a 1,04 miliardi di dollari (871,5 milioni di euro).
Le perdite subite dalla federazione sono state in parte arginate dalle entrate dovute ai videogiochi, soprattutto dalla cessione di marchi su licenza. A tal proposito la FIFA ha dichiarato di aver lanciato con successo FIFA eClub World Cup, FIFA eChallenger Series e FIFA eNations StayAndPlay Friendlies e la più recente FIFA eContinental Cup. Inoltre risale sempre al 2020 l'introduzione di FIFAe, un nuovo marchio dedicato agli esport con l'obiettivo di creare un palcoscenico virtuale di giocatori, squadre e nazioni. Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha parlato di "cogliere le opportunità di un panorama tecnologico, sociale e sportivo in evoluzione", sottolineando come la federazione, assieme ad altre di caratura internazionale, abbiano "accelerato gli investimenti e si siano concentrati sulle espressioni virtuali dello sport per coinvolgere i giovani". Si riferisce alla collaborazione con Jean-Christophe Rolland, presidente della FISA, la federazione internazionale di canottaggio, per incoraggiare la diffusione degli esport. "La necessità adesso è quella di muoversi velocemente", ha infine aggiunto Infantino.