Non possiamo davvero dire di essere stati colti di sorpresa. Da quando è uscito House of cards è stato chiaro che le intenzioni e i capitali di Netflix erano quelli delle migliori occasioni, a livello degli studi di produzione ordinari e con ambizioni elevate. A quel punto l’idea di vedere prima o poi un film con il marchio Netflix era una certezza. Tuttavia Reed Hastings è riuscito a trovare lo stesso un modo di portare un po’ più avanti l’evoluzione della fruizione filmica.
Stanno per cominciare le riprese di La tigre e il dragone 2, una produzione americana con Michelle Yeoh (come nel primo film) che uscirà contemporaneamente su Netflix e nelle sale IMAX, quindi online e nel mondo reale. Se il colosso dell’home video via internet con le sue serie tv è passato prima per i propri canali e solo dopo attraverso altre reti, per i film (La tigre e il dragone 2 è solo il primo di una serie) invece sembra aver capito che è necessario muoversi diversamente.
Chi vuole lo vedrà in tv (a patto di essere abbonato a Netflix) chi invece non vuole, non è abbonato o non vive in un paese in cui Netflix è attivo (tipo noi italiani) lo vedrà al cinema ma solo nelle sale IMAX (cinema speciali con uno schermo molto grande, biglietto più costoso e tecnologia stato dell’arte, che da noi stanno a Riccione e Milano).
Il motivo per il quale il film non uscirà nelle sale tradizionali ma solo in un circuito così limitato è duplice: da una parte si cannibalizza di meno l’offerta Netflix, dall’altra si dà al film l’aura dell’evento. Dunque non andando nelle sale normali ma posizionandosi solo nei cinema “di lusso”, quelli più belli e più costosi, Netflix sancisce quello che è sempre più evidente sarà il ruolo della sala cinematografica: un prodotto di lusso.
La televisione e la distribuzione online stanno guadagnando terreno, chiunque si appoggi alla pirateria sa che quel modello di distribuzione dei film, se fosse legale, sarebbe il migliore possibile, lo sanno anche i produttori ma ci vuole tempo per arrivarci. Quando quel momento sarà arrivato però le sale non moriranno, rimarranno un prodotto più costoso e più prestigioso. Molti film si vedranno a casa, i più grossi e spettacolari invece al cinema.
Così sarà per La tigre e il dragone 2, i più pigri lo vedranno sul divano i più appassionati o i più raffinati nelle sale. Certo non sfugge a nessuno come questo progetto sia fatto anche a misura di spettatore cinese (ad oggi il più forte economicamente).
Infatti, con l’aiuto dei fratelli Weinstein (storici produttori di grandi successi di Hollywood), Netflix girerà un film dalla confezione perfetta vendibile nel continente asiatico (in cui Netflix non è presente ma che trabocca di sale IMAX) come nei paesi occidentali, diretto dal coreografo rivoluzionario di The Matrix e Kill Bill, con alcune delle più grandi star orientali. Mancano solo i dati sugli incassi e i premi da vincere per sancire un mutamento, è solo questione di tempo.
