Si chiama Nixie, è tra i finalisti del concorso Make It Wearable di Intel, ed è un vero e proprio drone indossabile pronto a prendere il volo ogni volta che ci si voglia scattare una selfie aerea. Un mix di futilità e tormentoni, che potrebbe avere realmente fortuna, e che si basa su un funzionamento tanto semplice quanto fantascientifico: ci si mette in posa, si da il via al piccolissimo quadricottero, e il drone si posizionerà e scatterà la foto del tutto automaticamente, per poi tornare dal proprietario per essere riposto di nuovo sul polso.
Utilità a parte, per ora il primo drone da polso è solo un prototipo sul quale gli ideatori devono lavorare ancora molto prima di farlo diventare un vero e proprio prodotto concreto e, aldilà delle forti critiche che accusano il team di Christoph Kohstall di "fare ricerca per una selfie", l'idea alla base del progetto è molto interessante e va ben oltre i semplici autoscatti.
Provenienti da tantissimi Paesi in tutto il mondo (tra cui manca l'Italia, ovviamente), i progetti finalisti del concorso di Intel sono veramente interessanti: un team del Regno Unito ha pensato a una mano robotica a basso costo, mentre un team spagnolo ha presentato il First V1sion – Player Perspective, un sistema per trasmettere in streaming gli eventi sportivi con un'inquadratura POV (Point of view) del giocatore.
Ma si sà, molto spesso sono i progetti che riescono unire futilità, tormentoni e innovazione ad avere successo, e dato l'interesse che ha subito suscitato in appassionati e stampa internazionale, il Nixie potrebbe diventare realtà molto presto, anche grazie all'eventuale premio del concorso organizzato da Intel, che arriverà il prossimo 3 novembre e che mette in palio un finanziamento di 50.000 dollari oltre ad altre modalità di supporto da parte dello stesso colosso informatico.