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Obama su Twitter insegna al mondo come comunicare

Il presidente americano il 6 Luglio ha risposto in diretta via Twitter alle domande dei cittadini sulle issues principali della società e del dibattito politico odierno; Obama ha un account dal 2007; circa il 13% delle persone online usano Twitter. Molte persone prendono informazioni politiche da tv e giornali, ma gli utenti sui siti di social networking tendono ad essere politicamente attivi.
A cura di Vito Lopriore
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Il Presidente degli Usa Barack Obama conduce una politica innovativa ed anticipa, nella comunicazione, le modalità e i trend che saranno sicuramente sviluppati negli anni dai leader politici del pianeta in generale e soprattutto dai nuovi presidenti degli Stati Uniti. Dopo il canale di YouTube, chiamato Town Hall, dove i cittadini possono fare domande, proporre problemi e lasciare commenti riferiti alle risposte date dai loro rappresentanti politici al Congresso, Obama (@BarackObama) ha risposto personalmente su Twitter alle domande che venivano poste dai followers collegati via Internet con l’hashtag #AskObama. La notizia è rimbalzata subito anche in Italia, dove molti utenti hanno chiesto se un giorno ci potrà essere il premier Berlusconi a rispondere alle domande, direttamente su Twitter, magari con l’hashtag #AskBerlusconi.

I temi sono stati quelli più sentiti dalla società americana: debito pubblico, tasse, lavoro, contrattatazione collettiva, battaglie sociali come i temi dell’educazione e dell’istruzione; il tema del finanziamento pubblico delle campagne elettorali è stato anch’esso al centro del dibattito, molti commentatori hanno visto questa mossa di Obama propedeutica alla campagna elettorale presidenziale americana del 2012.

Il primo esempio mondiale di dibattito politico su Twitter direttamente dall’ufficio del presidente americano rispetto ai suoi progetti futuri: egli non ha mai mandato copioni di messaggi rassicurando che sta provando ad ottenere compromessi con i repubblicani per aumentare le tasse a milionari e miliardari, sottolineando la necessità di una riforma globale per l’energia e l’immigrazione, facendo conoscere alla gente che i fondi per far ripartire l’economia non sono andati sprecati.

La conversazione su Twitter avviene in real time e permette alle persone di avere subito risposte adeguate, viene chiesto ad Obama di andare oltre le risposte standard sui problemi politici; il primo problema è come risolvere il debito pubblico, la risposta è che l’unica cosa che i ricchi devono fare è semplicemente tornare alle aliquote fiscali che c’erano prima della presidenza Bush Non ci vuole tanto”, scrive il presidente. Poi si passa ai suggerimenti degli users  sui modi per ridurre il debito pubblico, un utente propone di tagliare i costi della guerra alla droga e per il finanziamento pubblico della campagna elettorale; Obama risponde notando che ha sostenuto nel passato il finanziamento pubblico delle campagne elettorali ma che è stato il primo candidato alla presidenza americana che ha rinunciato al finanziamento pubblico…

Istruzione pubblica, tagli fiscali ed energie rinnovabili

Ecco una domanda sull’educazione e sull’istruzione pubblica: "L’istruzione pubblica qui in California sta cadendo a pezzi. Non bastano lavoratori qualificati e cittadini intelligenti. Sono incombenti le privatizzazioni?"

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E’ interessante notare che molte persone si interessano all’educazione e istruzione pubblica anche se ciò non risulta nelle principali issues che riguardano il 2012. Obama inizia a rispondere, elusivo, “Quando la società si è trasformata da agraria a società industriale…". Alle domande sul welfare e sul sistema delle imposte Obama risponde spesso con i termini “sensible” (sensibile) “Balanced” (equilibrato), “Common sense” (senso comune) rivolgendosi ai votanti indipendenti e moderati attenti più agli interessi dello Stato che ai propri concetti di appartanenza. Un altro tweet sulle tasse (nella foto in basso) dice “Quale cambiamento del sistema delle imposte è necessario per risolvere il problema del deficit e migliorare il welfare?

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Arriva anche una domanda dall’editorialista del New York Times, Nick Kristof che chiede “E’ stato un errore quello di non ottenere che i repubblicani si impegnassero nell’aumentare il tetto (massimale) del debito e al tempo stesso estendere i tagli alle tasse?" Obama spiega il compromesso dell’estensione dei tagli alle tasse introdotte da Bush. Poi osserva che ha ottenuto buoni risultati sui salari contro la disoccupazione prolungata “E’ stato un accordo molto migliore di quello che la gente si aspettava” conclude. Ha usato anche la domanda anche per parlare ancora dei tagli fiscali “Il debito pubblico non è qualcosa che può essere usato come un fucile contro la testa degli americani per estrarre i tagli fiscali per i proprietari delle aziende di aerei” conclude. Continuano le domande sul lavoro e la contrattazioni collettive:

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Obama risponde che ha ereditato una economia terribile e osserva che 2 milioni di posti sono stati creati nel settore privato. Su questa sottile linea inizierà a camminare verso le elezioni del 2012; ha evidenziato i segni ottimistici, come realmente sono, circa l’economia, pur riconoscendo che la situazione non è migliorata per molti americani. "L’essenza è che tutti – sindacati e imprese – devono fare sacrifici" osserva; ha congelato la retribuzione dei lavoratori federali e quelle all’interno della sua amministrazione per dimostrare che il governo sta già facendo sacrifici. Segue la domanda (nella foto sotto) sulle energie alternative “Vi concentrerete sulla promozione delle industrie di energia alternativa nei paesi produttori di petrolio come la Louisiana e il Texas?" chiede un utente:

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Obama continua il suo approccio deciso a questa Town Hall facendo notare che la sua amministrazione sta stanziando molti soldi come stimolo economico all’energia pulita tornando a uno dei suoi argomenti preferiti, le batterie.

Infine ecco una word cloud, creata da Hamilton Place Strategies, una società di consulenza americana specializzata in questioni relative all’economia, che ha creato nuvole sulle singole parole più usate sulla base delle domande poste al presidente Obama attraverso Twitter: ecco quella relativa a Washington, DC, che fanno emergere temi che riguardano anche il mondo intero, quali la crescita, le tasse, i beni di prima necessità ma anche i topic essenziali del giorno, cioè "tweet", "AskObamaRT", @townhall, verrà accolta dalla comunità internazionale l'apertura verso le nuove tecnologie iniziata dal presidente Obama?

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